Ci sarà da aspettare qualche settimana, ma per la reintroduzione del 55% pare ci siano buone possibilità. Ieri Marco Milanese, consigliere politico del ministro dell’Economia Giulio Tremonti e relatore della legge di stabilità alla camera, ha fatto sapere che «il governo sta pensando di mettere nel milleproroghe la misura che prevede un bonus del 55% per le ristrutturazioni edilizie eco-compatibili». Naturalmente questo comporterà, per il ministero dell’economia, la ricerca di una copertura finanziaria sulla quale i tecnici del dicastero si sarebbero già messi al lavoro. Il vice ministro dell’economia Giuseppe Vegas aveva detto che la causa della cancellazione dell’incentivo fiscale è dipeso dalla ristrettezza delle risorse disponibili per il maxiemendamento: solo 5,5 miliardi a fronte dei 7 che, secondo il ministro Tremonti, sarebbero stati necessari per «soddisfare le esigenze minime». A questo punto, però, soprattutto dopo le proteste provenienti da buona parte del mondo imprenditoriale e anche dai consumatori, via XX Settembre potrebbe riaprire il fascicolo, rivedendo la misura, che ufficialmente scadrà il 31 dicembre di quest’anno. Tra le ipotesi allo studio ci sarebbe anche quella di una rimodulazione parziale dell’incentivo, per esempio limitando solo alcuni lavori anzicchè altri (oggi sono incentivabili allo stesso modo i pannelli solari come i nuovi infissi o gli impianti di climatizzazione invernale). In attesa che il governo metta a punto il nuovo provvedimento, sarà comunque la stessa commissione bilancio della camera a doversi rioccupare del 55%. È stato infatti riammesso l’emendamento del Pd alla Finanziaria a firma della capogruppo in commissione ambiente, Raffaella Mariani, che prevede la prosecuzione del bonus del 55% per le ristrutturazioni edilizie eco-compatibili. Lo ha fatto sapere il presidente della commissione bilancio Giancarlo Giorgetti.
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