Il testo è pronto, la mappa delle aree Infratel è stata completata, ma perchè il decreto attuativo del piano per lo sviluppo della banda ultralarga venga dato alle stampe, manca ancora il via libera di Bruxelles. Un passaggio procedurale giustificato dal fatto che il contributo pubblico non è previsto solo nelle aree a “fallimento di mercato” – dove altrimenti i privati non investirebbero – ma anche nelle cosiddette aree “grige”, dove non è così scontato che non si tratti di aiuti di Stato. Nel dubbio, già a gennaio, il testo del decreto è stato spedito alla Commissione Ue. Si attende a breve il via libera per consentire agli operatori di inoltrare le prenotazioni per le aree dove sono interessati a intervenire e rispettare la tempistica, che è già slittata di un paio di mesi. Il 31 marzo, secondo la bozza del decreto, dovrebbero essere effettuate le prenotazioni, mentre entro il 31 maggio dovranno essere consegnati i piani di investimento. Entro il 15 giugno, infine, il Mise assegnerà i lavori.
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