Il ddl sulle province vicino al via libera

Intanto spuntano nuove città metropolitane e Letta incassa la fiducia da entrambe le Camere

12 Dicembre 2013
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Il Governo conta di ottenere l’approvazione del disegno di legge sulle province nei prossimi giorni. “Ho chiesto e ottenuto un impegno formale affinché il disegno di legge sulle province e le città metropolitane venga approvato prima di Natale, subito dopo la legge di stabilità” ha spiegato ieri Dario Franceschini, Ministro per i rapporti con il Parlamento.

Intanto alla Camera prosegue l’esame del disegno di legge Delrio, malgrado il doppio rallentamento dovuto, da una parte, all’arrivo in Commissione bilancio della legge di stabilità e, dall’altra, alla fiducia al Governo chiesta ieri in mattinata dal premier Enrico Letta, e poi incassata con 379 voti favorevoli e 212 contrari alla Camera, 173 sì al Senato contro 127 no.

L’altro ieri, nel corso dell’esame in svolgimento a Montecitorio, sono stati dichiarati inammissibili 15 emendamenti, proprio dalla commissione deputata all’analisi delle coperture finanziarie alla riforma istituzionale. Con queste modifiche bocciate dall’organo in sede referente è saltata anche la previsione secondo cui, nel passaggio tra province e città metropolitane, lì dove sono previste, gli oneri commissariali sono a carico dei comuni che abbiano manifestato la volontà di rimanere sotto la provincia di provenienza.
Le ipotesi di commissariamento a carico dei comuni erano state avanzate da Scelta civica, Lega nord e Forza Italia, ma hanno ricevuto l’imprevisto stop in commissione.
Modifica importante introdotta dalla stessa commissione, è quella che, al contrario, prevede l’istituzione di ulteriori città metropolitane “nelle Province individuate come metropolitane nell’ambito delle Regioni a statuto speciale Sicilia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, nonché nelle Province con popolazione superiore a un milione di abitanti”.
L’altro ieri, nel corso dell’esame in commissione sono stati approvati i primi sei articoli, poi l’iter è stato interrotto per via delle incombenze in arrivo, tra d.d.l. stabilità e la discussione sul voto di fiducia al Governo Letta.

L’approvazione definitiva del d.d.l., secondo i tempi tracciati alle Camere, non dovrebbe avvenire prima di febbraio, ma indubbiamente un primo ok al testo corretto, ormai vicino alla sua versione finale, potrà segnare l’avvio della nuova fase dell’esecutivo Letta.

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