Il Cnr impianta a Ortigia il suo lab sperimentale

Il Sole 24 Ore
5 Novembre 2013
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Un laboratorio permanente del Cnr nel cuore della Siracusa antica, nel pieno dell’isola di Ortigia, patrimonio dell’umanità e luogo suggestivo per la sua storia e la ricchezza di beni culturali. Siracusa, insieme ad Agordo (Belluno) e Riccione, è uno dei tre Comuni italiani Smart cities living lab: i tre centri hanno vinto la selezione, avviata a luglio e prevista da un accordo siglato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).

Il centro storico del capoluogo aretuseo sperimenterà le metodologie e le soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto Cnr «Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica» e sarà uno dei primi esempi di città intelligenti: un modello in continua evoluzione che sarà esteso in seguito al maggior numero possibile comuni italiani. Una iniziativa che è stata ufficializzata dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais, nell’ambito del convegno inaugurale di Smart City Exhibition 2013: «Il Cnr intende concorrere al miglioramento e all’innalzamento della qualità della vita delle città a partire da progetti avanzati di sostenibilità energetica», ha spiegato Nicolais.

L’iniziativa nelle prossime settimane entrerà nel vivo, con la progettazione e con la definizione delle tecnologie necessarie. Per arrivare all’apertura del cantiere ai primi del prossimo anno. Il Comune dovrà farsi carico delle spese di installazione della strumentazione messa a disposizione dal Cnr in comodato d’uso (investimento di circa un milione). Le tecnologie da sperimentare si basano sulla trasformazione della rete dell’illuminazione comunale in una rete dati che, per la sua capillarità, può permettere di erogare alcuni servizi innovativi in tutta la città: dal collegamento Internet ad alta velocità con hot-spot wi-fi pubblici alla gestione automatizzata della sosta nei parcheggi, dal controllo del traffico al bilanciamento e alla razionalizzazione dei consumi di energia. Un progetto enorme, al quale è interessato anche un colosso come Ibm.

Importante ruolo è quello dello Smart services cooperation lab di cui il Cnr è partner assieme ad Agenzia per l’Italia digitale, ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca e Telecom Italia, e che ha il suo test plant nell’area della ricerca del Cnr bolognese.

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