Il Club di Strasburgo e la Dichiarazione a favore dell’integrazione delle popolazioni Rom nelle città europee

l 22 Febbraio 2011
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Malgrado il nome possa  indurre taluni ad evocare  green di golf  o campi in terra rossa questo Club nasce, invece, nel 2003 “per far vivere i valori fondamentali dell’Europa nelle politiche pubbliche locali gestite dalle città”. Tale rete di cooperazione tra 40 città di 14 paesi europei , ha organizzato nell’ottobre scorso nell’ambito dell’edizione 2010 della Settimana Europea della Democrazia Locale (vedi Europa Regioni n°11/2011) un seminario dal titolo “L’integrazione delle popolazioni Rom e dei residenti stranieri a livello locale” da cui è scaturita la Dichiarazione ufficiale  che, richiamando  il 60° anniversario della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo , ricorda – ci ricorda – che la promozione dei valori fondamentali è la base della nostra identità europea : lo Stato di diritto, i Diritti dell’Uomo, la non-discriminazione, la diversità culturale, la solidarietà tra i popoli.
La Dichiarazione del Club di Strasburgo  invita gli Stati e le autorità europee a definire insieme una politica  strategica poiché si constata che malgrado  gli sforzi fatti da Stati e il sostegno delle istituzioni europee (vedi Strategia UE per l’inclusione dei ROM EuropaRegioni 16 febbraio 2011)  e di altre organizzazioni internazionali, le popolazioni ROM – stimate intorno ai 10-12 milioni di persone –  costituiscono la più grande minoranza in Europa e vivono ancora in grande precarietà economica, sociale e sanitaria .
Citando le Risoluzioni 16(1995), 1740(2010), e la Raccomandazione 1924(2010) del Consiglio d’Europa nonché la Risoluzione del PE del 9 settembre 2010 sulla “situazione dei ROM e la libera circolazione delle persone nell’UE”,  si reitera la convinzione che questo tema sia di dimensione e pertinenza  europea e che una politica comune europea  trovi difficoltà ad imporsi agli Stati , viste anche le recenti tensioni in  seno all’UE, rendendo più fragile la solidarietà europea in materia.
Ecco perché la città europee vengono chiamate in causa dalla Dichiarazione richiamando e sollecitando  l’elaborazione di politiche pubbliche  che siano destinate alle famiglie Rom per i loro progetti di vita  (acqua ed elettricità, sostegno alla scolarizzazione, accesso alla salute e all’impiego) ma soprattutto politiche di integrazione e di solidarietà costruendo così relazioni interculturali e partecipare così pienamente alla vita della comunità locale di appartenenza.
Ulteriori informazioni :
http://book.coe.int/sysmodules/RBS_fichier/admin/download.php?fileid=3502
http://www.strasbourg.eu/international/club_strasbourg/accueil?ItemID=1749826071
http://www.strasbourg.eu/international/club_strasbourg/Declaration_FR_2010.pdf?FileID=documentsprincipaux%2feurope-international%2fclub_strasbourg%2fdeclaration_fr_2010.pdf
Mariasilvia Ruga
Responsabile Ufficio AICCRE
Bruxelles, 17 febbraio 2011

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