ROMA – Anche lui ha centocinquant’anni, come l’Italia unita. Ma il censimento della popolazione e delle abitazioni che si terrà il 9 ottobre prossimo contiene davvero molte novità. Spiega il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini: «Le innovazioni riguardano sia il processo produttivo, sia i contenuti. In passato c’era un rilevatore che girava casa per casa. Adesso, il censimento parte dalle anagrafi: ciascuno riceverà un modulo preintestato, consegnato direttamente a lui e per la restituzione potrà scegliere fra tre possibilità». La prima opzione è quella di compilare il questionario via Internet. La seconda è riempire il modulo cartaceo e consegnarlo ai centri di raccolta, presenti sul territorio. Infine, se chi è chiamato a rispondere non ha scelto nè l’una nè l’altra strada, arriverà un rilevatore a ritirare il questionario. «É chiaro che in questo modo i questionari raccolti saranno molti di meno». L’Istat si sta del resto attrezzando a lanciare una grande campagna promozionale per scommettere sui giovani, che dell’online sono gli utenti abituali: «Ci aspettiamo che siano loro ad aiutare genitori, zii e nonni nell’uso di Internet. Inoltre – aggiunge – contiamo di rivolgerci alle grandi associazioni dei datori di lavoro, affinché si favorisca l’uso del computer in ufficio per la compilazione dei moduli». Il presidente dell’Istat è ottimista: «Nell’indagine-pilota, condotta senza dare particolare risalto alla novità tecnologica, abbiamo ottenuto il 10% di risposte via Internet: possiamo salire a quote rilevanti di risposte online. E questo contiene i costi, comporta maggiore velocità di raccolta, più tempestività e precisione». I questionari saranno di due tipi: uno breve, per tutti, e uno lungo che verrà distribuito a un campione di italiani. I risultati saranno caricati su basi territoriali informatizzate, in modo da poterli integrare con altri dati già in possesso dei Comuni. Nel caso del censimento delle abitazioni, Giovannini spiega che al termine del lavoro gli enti locali potranno disporre di uno stradario completo e avranno un’infrastruttura informatica più ricca. Ci saranno domande nuove? «Ci sarà certamente un tocco di “verde” perchè ci saranno domande sull’efficienza energetica delle case, quale energia si utilizza se le strutture permettono un risparmio energetico». Lo scopo dell’Istat è fare in modo che il censimento 2011 sia l’ultimo di tipo classico, per passare in futuro a quello del censimento continuo, che usa gli archivi amministrativi. «Per il censimento su imprese industriali, servizi, Pa e no profit che partirà ad aprile 2012 – aggiunge Giovannini – useremo una tecnica diversa perchè in questo caso già disponiamo di archivi di partenza e manderemo direttamente i questionari alle imprese. Ma, anche qui, la compilazione avverrà via Internet. E l’obiettivo, articolato attraverso un’indagine multifonte (grandi imprese e unità locali) e un’indagine multiscopo, è realizzare un censimento “per le imprese” che restituisca alle aziende quel patrimonio unico di dati che l’Istat raccoglie e che permetta loro di posizionarsi meglio sui mercati».
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