L’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e il ministero dello sviluppo economico – direzione generale per la lotta alla contraffazione mettono in campo 1,5 milioni di euro per sostenere le attività di contrasto alla contraffazione dei prodotti «made in Italy». Il bando interviene a favore della realizzazione di progetti e interventi anticontraffazione da parte dei comuni e Unioni di comuni. Per accedere devono presentare richieste di cofinanziamento volte a finanziare attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno della contraffazione, di promozione della cultura della legalità e di diffusione della corretta informazione sui prodotti contraffatti. Possono essere agevolati interventi legati alla produzione e distribuzione illegale di prodotti e articoli contraffatti nonché interventi di informazione sui rischi di incorrere in sanzioni amministrative per quei cittadini non sono consapevoli di quanto previsto dalle norme. Le domande dovranno pervenire all’Anci a mano, a mezzo raccomandata A/R o corriere entro e non oltre le ore 14 del 10 agosto 2012. Il contributo a fondo perduto può coprire fino all’80% del costo ammissibile, con un massimo di 40 mila euro per la misura A, 80 mila euro per la misura B e 30 mila euro per la misura C.Ammessi anche i comuni in associazione. Possono presentare l’apposita richiesta di cofinanziamento i comuni italiani, in forma singola o associata, e le Unioni di comuni, che siano dotati di un corpo di polizia municipale ex art. 7 legge 7 marzo 1986, n. 65.Finanziabili le campagne di comunicazione. Il contributo finanzia la realizzazione di un appuntamento di presentazione pubblica delle attività del progetto sul territorio, nonché la successiva realizzazione di campagne di comunicazione e iniziative per la promozione della cultura della legalità fra i cittadini. Sarà rivolta particolare attenzione alla sensibilizzazione sul tema delle giovani generazioni e delle comunità straniere. Inoltre, è finanziabile la realizzazione di un’apposita cartellonistica multilingue da collocare nelle aree maggiormente colpite dal fenomeno. Questa dovrà essere utile a informare circa le conseguenze derivanti dall’acquisto di merce contraffatta e utile all’introduzione nel mercato principale della città, o nei mercati principali, di un’apposita area destinata alla commercializzazione di «prodotti della legalità». È anche finanziabile la costituzione di un info point presso il comune, al quale i cittadini possono rivolgersi per segnalazioni di merce contraffatta, la creazione, nel sito web del comune e dell’Unione dei comuni, di un’apposita sezione dedicata all’anticontraffazione. Contributi anche per l’attività investigativa e di contrasto. Il contributo finanzia l’attività di contratto attraverso il presidio del territorio, sia fisso sia mobile, con particolare attenzione alle aree maggiormente colpite dal fenomeno e l’intercettazione dei venditori abusivi, lungo i percorsi che portano alle aree maggiormente colpite dal fenomeno. Inoltre, rientra l’attività di tipo investigativo non solo dei soggetti che si trovano «su strada», ma anche di coloro che svolgono un ruolo di direzione dell’organizzazione e dei depositi per il rifornimento nel territorio.
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