Brogli alle elezioni europee a vantaggio del Pd. L’accusa è del blog di Beppe Grillo che pubblica un post “Broglio sì, broglio no: la terra dei cachi” con il quale esprime “sospetti” sul voto del 25 maggio scorso.
Il sito del leader del M5S arriva a parlare di “stupro alla logica per credere” alla debacle cinquestelle e avanza l’ipotesi di “avviare una verifica del voto, soprattutto in quei seggi ‘rossi’ dove già in passato si sono verificati brogli”.
Il sito propone un collage di articoli presi dal web che analizzano “la percentuale fantomatica del 41% al Pd”; spingono il M5S a “chiedere di avviare una verifica del voto; e, infine, suggeriscono di “costruire un sistema anti-broglio per vigilare in modo chiaro e controllabile sulle relazioni amicali e parentali degli scrutatori e presidenti dei seggio e permettere un controllo popolare quanto più esteso possibile tramite l’uso della tecnologia”. A sostegno della proprio tesi, il blog pubblica alcuni “Exit Poll italiani ufficiali diffusi in Gran Bretagna negli ambienti della finanza (e facilmente reperibili in rete), ma ancora vietati in Italia”. “I dati delle ore 20 sembravano confermare il sorpasso del Movimento 5 Stelle nei confronti del Pd – si legge – Nel dettaglio: – M5S: 29,9%; – PD: 28,8%; – Forza Italia: 17,2%; – Lega Nord: 5,1% – NCD: 5,0%; – L’altra Europa con Tsipras: 3,8%; – Fratelli d’Italia: 3,5%; – Scelta Europea: 2,1%; – Italia dei Valori: 1,2%; – Verdi: 1%”. “Così alle ore 20 – prosegue – le previsioni si sono rivelate attendibili per tutti i partiti tranne M5S e PD. Cosa è successo?!”.
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