Gozi alla Camera: nessuna infrazione per deficit eccessivo, Italia più forte in Europa

10 Giugno 2014
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Due aspetti particolarmente importanti investiranno il Semestre di presidenza italiana dell’UE: la transizione istituzionale e la domanda di cambiamento delle politiche europee uscita dal recente voto per il rinnovo del Parlamento europeo. Lo ha sottolineato il 5 giugno scorso il Sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, rispondendo ad una interpellanza.

“La transizione istituzionale è già avviata – ha spiegato Gozi – Adesso stiamo discutendo la designazione del nuovo Presidente della Commisione europea da parte del Consiglio europeo, tenendo conto dei risultati delle elezioni europee. Il Presidente designato dovrà poi essere eletto dal Parlamento europeo. Questo è solo l’avvio di un percorso di rinnovo dei vertici istituzionali UE che dovrà riguardare anche l’Alto rappresentante per la politica estera, il vice Presidente della Commissione, i Commissari UE, il Presidente del Consiglio europeo. E’ un processo che si potrarrà almeno fino alla fine di ottobre”.

Il secondo aspetto riguarda la “forte domanda di cambiamento delle politiche europee ma anche la forte conferma dell’idea di Europa uscito maggioritario dalle elezioni europee. C’è bisogno di una Europa migliore che si concentri sulle grandi questioni che sono di interesse dei nostri cittadini, come la crescita e la lotta alla disoccupazione, il pacchetto energia-ambiente e lotta contro il cambiamento climatico, una nuova politica industriale, il completamento del mercato unico puntando innanzitutto sull’innovazione e quindi sull’agenda digitale”.

Il nostro Paese, ha precisato Gozi, ha “l’opportunità e il dovere di orientare l’Unione verso nuove priorità politiche usando il Semestre come i primi sei mesi di cinque anni della nuova legislatura europea, sei mesi in cui occorra avviare un nuovo ciclo”.

Gozi ha poi sottolineato che “se la Commissione europea, nella sua piena indipendenza e autonomia, non ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per deficit eccessivo, è perchè il percorso di riforme che il Governo Renzi ha presentato è un percorso credibile, è un percorso che è stato valutato in maniera positiva, è un percorso che è stato incoraggiato dalla Commissione europea, ed è un percorso che ci ha permesso di fare quello che avevamo detto avremmo fatto e quello che vogliamo fare anche durante il nostro semestre: applicare in maniera più intelligente le regole e le politiche europee, che sono state interpretate nel passato anche recente in maniera molto restrittiva, troppo restrittiva”.

Gozi ha poi annunciato che “proporremo e avvieremo una consultazione su Europa 2020, una strategia di cui vogliamo confermare gli obiettivi ma vogliamo rafforzarne i processi e gli strumenti” che si sono mostrati poco  efficaci “per la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per giovani e donne, per gli obiettivi di competitività e di sviluppo sostenibile”.

Il Sottosegretario Gozi ha anche ricordato il ruolo di “attore globale dell’UE”. In particolare, “il Mediterraneo è una nostra priorità nella varie politiche settoriali, la riconciliazione della Libia che versa in uno stato molto preoccupante”, ma anche “il dialogo e il superamento della crisi in Ucraina”.

Gozi ha anche indicato come una priorità il processo di allargamento e il suo progressivo avanzamento “soprattutto, in questo nostro Semestre, a favore di Serbia e Albania” e lo sviluppo di strategie di integrazione dell’area dei Balcani in particolare la Macroregione Adriatico-Ionica “che è una grande opportunità per tutte le regioni italiane interessate e che noi avvieremo durante il nostro Semestre”.

(Fonte: Dipartimento politiche europee)

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