Gestioni associate, sempre più vicina la proroga di un anno

Approvato un emendamento al Milleproroghe con cui viene prorogato al 31 dicembre 2015 il termine per la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni

6 Febbraio 2015
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Si fa sempre più concreta la possibilità di una proroga al 31 dicembre 2015 dell’obbligo di gestioni associate tra i piccoli comuni. È stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, infatti, un emendamento al Milleproroghe che in sede di conversione ha inserito questa nuova scadenza.

La presentazione dell’emendamento suggella quanto già fuori dall’Aula è stato ampiamente condiviso, nello specifico dall’Anci e dal Ministero dell’interno.

Ricordiamo brevemente cosa è accaduto: con la circolare del 12 gennaio scorso il Viminale richiedeva ai Prefetti di procedere “senza indugio” nell’attività di controllo e sanzionamento dei Comuni inadempienti, con la possibilità di una diffida prima e del commissariamento poi.
Poi lo scorso 22 gennaio in Conferenza Stato-Città Anci e Ministero dell’interno si sono accordate su un’ipotesi di differimento. Così la settimana scorsa il Viminale ha fatto ufficialmente dietrofront  e ha inviato alle prefetture un’altra circolare (datata 23 gennaio) con cui ha confermato la proroga e accantonato il rischio di commissariamento nel caso in cui l’obbligo di associarsi non venga rispettato.

Sarà soddisfatta l’Associazione dei comuni, che, come si legge in un comunicato di ieri, “insieme con numerosi comuni interessati dall’obbligo delle gestioni associate delle funzioni fondamentali, attende riscontro nel ‘Milleproroghe’ del proficuo lavoro condotto dall’Associazione in collaborazione con il Governo, in particolare col Ministero dell’interno e con tutti i parlamentari che si sono dimostrati sensibili alle richieste emendative avanzate dall’Anci a tale riguardo”. 
L’Anci, si legge ancora nella nota, auspica inoltre che “il differimento dei termini, se confermato come richiesto dall’Associazione, non sia fine a se stesso, ma rappresenti un momento di verifica e soluzione delle questioni che rendono ancora troppo difficoltosa una diffusa ed efficace realizzazione di tali processi”.

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