Già con apposita lettera a dicembre l’Anci ha manifestato ai Ministri Alfano e Lanzetta l’esigenza di fare una attenta verifica del processo in corso di realizzazione per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni.
Negli anni, ANCI ha sostenuto la necessità di incentivare la gestione associata dei servizi e delle funzioni attraverso un percorso graduale , monitorato e ragionevole.
La normativa che si è succeduta negli anni, farraginosa e contraddittoria ci ha fatti giungere alla scadenza del 31 dicembre con un bilancio non del tutto positivo. L’Anci ribadisce quindi la necessità di una verifica del regime di incentivi e dei processi in corso con l’obiettivo di sostenere la realizzazione di unione di comuni sulla base di scelte volontarie dei comuni stessi e garantendo la massima flessibilità nella definizione degli ambiti.
Sono infatti evidenti alcune criticità, come la palese impossibilità di fare gestione associata con un comune limitrofo superiore ai 5000 abitanti; e riteniamo fondamentale l’esigenza di incentivare il processo escludendo i comuni dai vincoli del patto di stabilità.
Una urgente verifica su questi temi dovrebbe consentire la definizione di uno spazio temporale ulteriore per i comuni.
La circolare del Ministero dell’interno, pur nel richiamare i prefetti a procedere ai sensi di legge, evidenzia la necessità di legare il termine da assegnare a ciascun comune ad una completa ricognizione delle specificità e delle criticità eventualmente riscontrabili al livello locale.
A tale proposito Anci chiede quindi una verifica e l’immediata istituzione di un osservatorio per monitorare gli esiti della ricognizione nonché l’adozione di azioni politiche che siano rispettose della autonomia dei comuni e dei principi di leale collaborazione.
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