Gestione dei rifiuti al restyling. Tra le novità, l’individuazione degli obiettivi di riciclaggio da raggiungere entro il 2020, riguardanti determinati flussi di rifiuti quali la carta, i metalli, la plastica e il vetro. Per raggiungere tali obiettivi, la raccolta differenziata costituirà uno dei principali strumenti utilizzabili, anche se non l’unico. Lo prevede il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/98 approvato ieri dal governo. Da segnalare anche che Il consiglio ha autorizzato il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, a esprimere il parere favorevole del governo sull’Ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dei segretari comunali e provinciali. Tornando ai rifiuti, tra le novità fondamentali del decreto si segnala l’individuazione di strumenti che consentiranno di ridurre l’uso di risorse naturali vergini attraverso l’utilizzo di materie prime secondarie derivanti dai rifiuti e introducendo una vera e propria definizione di sottoprodotto, immediatamente applicabile e meno restrittiva di quella prevista dalla legislazione vigente. In tale contesto, per esempio, saranno stabiliti i criteri con i quali il combustibile derivato dai rifiuti (Cdr) potrà essere considerato una materia prima secondaria e non più un rifiuto: si punta a risparmiare CO2 e a ridurre l’uso di materie prime di origine fossile per la produzione di energia elettrica. Occhi puntati poi sulla diminuzione della produzione dei rifiuti attraverso lo strumento della prevenzione dei rifiuti, sia con disposizioni vincolanti sia con strumenti programmatici, quale la predisposizione dei programmi di prevenzione. Per quanto riguarda il Sistri (tracciabilità dei rifiuti) la normativa comunitaria richiede l’adozione delle misure necessarie affinché la produzione, la raccolta, il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni tali da garantire la protezione dell’ambiente e della salute: con la tracciabilità si punta a conoscere non solo in tempo reale le quantità e tipologie di rifiuti generati in Italia e nelle varie regioni, ma anche la gestione e i movimenti dei rifiuti stessi. Sempre in materia di ambiente, il governo ha dato l’ok a un decreto di attuazione delle direttive 2008/105 e 2009/90, in materia di standard di qualità delle acque, che mirano a raggiungere un ottimale standard chimico entro il 2015 e a ridurre o eliminare gradualmente sostanze nocive dagli scarichi, dalle emissioni e dalle perdite; e a uno schema di decreto attuativo della direttiva 2009/125, che istituisce un quadro per l’elaborazione di regole per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, nell’intento di garantire la libera circolazione di tali prodotti nel mercato interno accrescendo l’efficienza energetica e la protezione ambientale e migliorando, nel contempo, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Tra gli altri provvedimenti di ieri da segnalare l’ok a uno schema di decreto legislativo in attuazione della delega conferita al Governo per il riordino, l’attuazione e l’adeguamento della normativa interna ai Regolamenti comunitari in tema di precursori di droga, «sostanze classificate», secondo la terminologia introdotta dai regolamenti medesimi (273/204,111/2005 e 1277/2005); si tratta di sostanze chimiche largamente impiegate nei circuiti commerciali per usi industriali, quali la produzione di solventi per vernici, profumi, prodotti per l’igiene, che non hanno proprietà stupefacenti o psicotrope, ma sono utilizzate dai narcotrafficanti per la produzione su vasta scala di droghe quali cocaina, eroina e amfetamine. È questo il motivo per cui l’Unione europea ha stilato una lista di sostanze il cui impiego, per essere lecito, deve essere soggetto a particolari forme di autorizzazioni e controlli, al di fuori dei quali la produzione, il commercio e in alcune ipotesi la sola detenzione sono illegali.
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