Funzione pubblica: a breve la ricollocazione dei provinciali in esubero

In molte regioni sarà ripristinata la possibilità di effettuare assunzioni con procedure ordinarie. Facciamo il punto sullo stato delle capacità assunzionali delle singole amministrazioni e sulle relative procedure

30 Maggio 2016
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Nelle prossime settimane la Funzione pubblica dovrà destinare il personale in sovrannumero degli enti di area vasta sulla base delle loro domande tra le amministrazioni che hanno segnalato la necessità di assumere dipendenti e dirigenti. 
A seguito di tale destinazione in molte regioni sarà ripristinata la possibilità di effettuare assunzioni con procedure ordinarie. 
È utile, alla luce delle più recenti indicazioni fornite dalla Corte dei conti, fare il punto sullo stato delle capacità assunzionali delle singole amministrazioni e sulle relative procedure.

1. I vincoli da rispettare
Occorre ricordare in premessa che le amministrazioni locali possono dare corso ad assunzioni se rispettano contemporaneamente tutti i seguenti presupposti:

  • attestazione trasmessa alla Ragioneria Generale dello Stato entro lo scorso 31 marzo che nel 2015 il comune ha rispettato il patto di stabilità. Le amministrazioni inadempienti possono effettuare solamente assunzioni di personale in sovrannumero degli enti di area vasta;
  • attestazione che nel 2015 la spesa del personale non ha superato quella media del triennio 2011-2013 (per gli enti che non erano soggetti al patto di stabilità il riferimento va alla spesa del 2008);
  • attestazione da parte degli enti che erano soggetti al patto di stabilità che il rapporto tra spesa del personale e spesa corrente non è aumentato rispetto a quello medio del triennio 2011-2013. In tale direzione vanno le indicazioni dettate dalla recente deliberazione della Sezione autonomie della Corte dei conti n. 16/2016;
  • attestazione che l’ente ha rispettato gli obblighi di certificazione dei debiti (ex articolo 27 d.l. 66/2014).

Continua a leggere l’articolo di Arturo Bianco

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