Fondo di solidarietà per i Comuni: l’ok in Conferenza Stato-Città

L’intesa sulla ripartizione di 5,8 miliardi di euro: il punto di vista dell’ANCI

20 Gennaio 2017
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Ok in Conferenza Stato-Città all’intesa sulla ripartizione dei 5,8 miliardi di fondo di solidarietà ai Comuni, grazie all’accordo sul correttivo che limita al 4% le differenze rispetto allo scorso anno prodotte dai nuovi criteri di ripartizione. Transita alla prossima settimana, invece, l’intesa sul decreto che distribuirà fra Regioni ed Enti locali i due fondi (3 miliardi in tutto) messi in campo dall’ultima Legge di Bilancio.

Fondo di solidarietà Comuni: la ripartizione
Lunedì il Viminale dovrebbe pubblicare i dati con le risorse spettanti Comune per Comune, in modo da permettere alle amministrazioni di scrivere cifre sicure nei loro bilanci. La novità più rilevante rispetto agli anni scorsi è incarnata dalla data in cui arriva il via libera, molto anticipata rispetto al solito: con l’accelerazione il governo vuole infatti blindare la data del 31 marzo come termine ultimo per approvare i preventivi locali, evitando la catena delle proroghe che spostano in avanti i termini e alzano un ostacolo aggiuntivo al rilancio degli investimenti locali.

Il punto di vista dell’ANCI
In proposito rivestono importanza le parole del presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, proprio nel corso della riunione della Conferenza Stato-Città “Diamo il nostro parere favorevole allo schema di riparto del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2017, compiacendoci della rapidità con cui raggiungiamo questo risultato, e ringraziando anche il Governo per la proficua interlocuzione. L’ANCI è stata fortemente impegnata ad assicurare un rapido percorso di definizione del Fondo, nell’interesse della stabilità dell’intero sistema di finanza locale dei Comuni italiani, e di questo non possiamo che essere soddisfatti”.
“Non tutte le scelte operate sono state condivise nel dettaglio – fa notare Bianco – in particolare per ciò che riguarda alcuni meccanismi del sistema perequativo e dei fabbisogni standard: in quest’ultimo caso, quelli riconosciuti ai Comuni di maggiore dimensione ci sono apparsi in alcuni casi eccessivamente ridotti. Stesso squilibrio lo abbiamo notato per alcune fasce di Comuni di minori dimensioni, che rischiano di essere penalizzati. Abbiamo dato il nostro parere favorevole – spiega poi il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI – perché a fronte di questi squilibri sono state introdotte misure che rendono più sostenibile lo sforzo fatto dai Comuni: un correttivo statistico interno allo schema perequativo e l’integrazione di risorse una tantum per 25 milioni di euro, riservata ai Comuni eccessivamente penalizzati, in prevalenza di minori dimensioni demografiche”.

Legge di Bilancio e tributi
“Chiediamo tuttavia al contempo – prosegue Bianco – una urgente modifica normativa dei commi 449 e 450 della Legge di Bilancio, sulla quale l’ANCI chiede un preciso impegno del Governo al fine di dare attuazione all’accordo odierno. L’ANCI chiede inoltre che il Governo valuti l’opportunità di integrare le risorse una tantum, oggi previste per 25 milioni, attingendo  dai Fondi non assegnati e già stanziati per il comparto dei Comuni”.
Bianco  conclude infine esortando il Governo a “trovare una soluzione per la regolazione degli effetti a regime della sentenza ICI-IMU del Consiglio di Stato: l’intera vicenda dell’ICI-IMU – conclude – sia regolata mediante assegnazioni di fondi aggiuntivi statali”.

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