“Sto pensando a una modifica dell’imposta municipale di trasferimento. Dei 5 miliardi attesi dai Comuni potremmo dargliene 1 con una compartecipazione all’Imu di trasferimento e altri 4 con la compartecipazione a un tributo più perequato”. È quanto annuncia il Ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli che, intervistato dal Sole 24 Ore di ieri 4 gennaio, torna anche sulla richiesta avanzata dall’Anci di una compartecipazione all’Irpef. È una ipotesi possibile, “magari all’inizio con una compartecipazione pura e più avanti con un’addizionale formata da una parte fissa e da una variabile all’insù o all’ingiù”, precisa Calderoli. Lo stesso Ministro si dice certo che “anche grazie all’introduzione graduale dei fabbisogni standard, tratteremo tutti alla stessa maniera: chi è stato sovradotato ingiustamente dovrà mettersi a dieta, chi è stato sottodotato verrà finalmente risarcito”.
Quanto poi all’idea di una service tax proposta dal Pd per accorpare Tarsu o Tia e addizionale Irpef Calderoli afferma: “Potremmo pensare, con uno dei decreti correttivi previsti dalla delega, a una maggiore flessibilità sull’Imu accessoria che raggrupperà le imposte minori e arriverà dal 2014. E affrontando il nodo Tarsu/Tia, magari estendendola dai rifiuti agli altri servizi, si può pensare ad abbassare l’Imu sul possesso”.
Infine, Calderoli conferma che per le sorti del federalismo e della legislatura “il mese di gennaio sarà decisivo, perché “la scadenza originaria in bicamerale sul federalismo municipale era l’8 gennaio ma per la pausa natalizia sono stati concessi i 20 giorni di proroga. La legge 42 però prevede una sola proroga ed entro quella data il parere va espresso”, ricorda il ministro. “Non e’ un ultimatum ma o il decreto passa nella settimana che va dal 17 al 23 gennaio oppure non ci sono santi”, conclude Calderoli.
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