I termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 sono ormai alle porte. Ad ottobre si dovrebbe parlare di bilancio di previsione 2014; invece, gran parte dei comuni è in affanno su questo esercizio finanziario. I dubbi sono ancora numerosi: l’esatta quantificazione del fondo di solidarietà comunale; la seconda rata dell’Imu sulle abitazioni principali; l’autonomia dei comuni nel manovrare le aliquote dell’Imu; l’istituzione dell’imposta municipale secondaria, che, stando alle attuali norme, dovrebbe entrare in vigore nel 2014. Lo stato di salute dei comuni italiani ha raggiunto livelli di criticità mai visti prima; numerosi enti non hanno ancora ricevuto le risorse dell’Imu sull’abitazione principale abrogata con il dl n. 102/2013 e le casse sono ormai vuote. Un bilancio di previsione approvato a novembre non è altro che un pre-consuntivo. Gli equilibri di bilancio sono legati a poste non ancora definite e definibili. A ciò si aggiungano i forti limiti del Patto di stabilità e di crescita interno e le difficoltà a pagare le imprese. Le contraddizioni delle norme sono ormai tante e ingestibili. Ancora per due anni potranno essere utilizzati gli oneri di urbanizzazione per coprire spese correnti, anche se le numerose sezioni di controllo della Corte dei conti richiedono equilibri strutturali di bilancio. Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati in un seminario organizzato dalla Scuola della pubblica amministrazione dell’Università Lum, che si terrà a Trani il prossimo 18 ottobre.Alla tavola rotonda siederanno il direttore centrale della finanza locale del Viminale, il responsabile dell’area enti locali dell’Anci, il presidente della commissione bilancio della camera, il viceministro all’economia e i rappresentanti della Corte conti. A questi interrogativi ci si aspetta che le istituzioni diano risposte concrete.
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