Tra le forme e gli strumenti di programmazione del governo dell’economia, intesa come acquisizione di risorse aggiuntive per l’Ente locale, nei diversi contesti territoriali presenti in un determinato ambito ottimale, si possono annoverare le aggregazioni o gli accordi tra soggetti pubblici (non escludendo il privato sociale), con il fine di sostenere uno sviluppo condiviso, in una prospettiva di piena partecipazione alla gestione dei beni comuni: il turismo e la cultura, materie che si integrano e contemperano reciprocamente. Una ipotesi di scelta politico-amministrativa per assicurare le progettualità in questi settori vitali possono considerarsi tutte quelle forme di incentivi e partecipazione a finanziamenti locali, nazionali e comunitari.
>> ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI MAGGIOLI CULTURA.
La realizzazione di progetti ex ante rende di fatto l’attività più coerente ai bisogni collettivi, piuttosto che aderire al solo fine di seguire le singole linee di finanziamento (vedi il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato alla Commissione europea, ex art. 18 e seguenti Reg. (UE) 2021/241). Effettivamente, gli accordi di finanziamento, mediante convenzionamento tra PA, per ricercare canali di reperimento di risorse economiche e/o strumentali appare nella sua concretezza una risposta di razionalizzazione e semplificazione delle scelte strategiche su un determinato territorio (quello dei soggetti aderenti), in base a dei presupposti precisi.
>> CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO INTEGRALE SUL PORTALE DI MAGGIOLI CULTURA.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento