Ferie e “malattia” per i dipendenti statali devono funzionare soltanto a giornata e non ad ore. Non è pertanto possibile utilizzarle come permessi per uscire prima da lavoro od entrare più tardi. A definire con precisione lo stato della questione è l’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni che si occupa di pubblico impiego, la quale ha chiarito anche che qualora l’amministrazione ne abbia necessità ha facoltà di richiamare il dipendente in villeggiatura. Insomma le esigenze di servizio della Pubblica Amministrazione possono portare anche al richiamo dalle ferie del dipendente.
Le “ore di malattia” si configurano pertanto a tutti gli effetti come unità di lavoro indivisibili. Negli scorsi mesi si era ampiamente parlato della possibilità di spacchettare l’istituto della “malattia” in ore ai fini delle visite visite specialistiche ma poi non se ne era fatto nulla.
L’ARAN (sulla base dell’incrocio sistematico di normativa, contratti e giurisprudenza) ha contribuito a sciogliere, in via definitiva, alcuni dei nodi interpretativi presenti fino ad oggi in materia, offrendo un utile strumento di consultazione per tutte le amministrazioni. Si tratta di una raccolta sistematica di orientamenti applicativi suddivisi per comparti. In basso possono essere scaricati gli orientamenti concernenti gli enti locali.
Si apre il campo così ad una possibile rivoluzione in merito al modo di intendere i permessi e le ferie da parte dei dipendenti statali. Un cambio di rotta che rientra in un piano di rivisitazione completa dell’amministrazione pubblica e dei turni di lavoro. La finalità è quella di combattere la piaga dell’assenteismo che troppo spesso colpisce vari settori della macchina statale italiana.
L’ARAN ha definito poi altri nodi rilevanti che alimentavano dubbi ricorrenti tra i dipendenti pubblici in una sorta di report dove settore per settore, dai ministeriali agli insegnanti, indica tetti e vicoli in fatto di assenze.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento