Facoltà assunzionali e deroghe per contratti a termine PNRR nella Legge di Bilancio 2025: le principali novità

Una sintesi di due disposizioni della Manovra che avranno un impatto significativo sulla gestione delle risorse umane nel pubblico impiego

13 Gennaio 2025
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Come noto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 dicembre il testo definitivo della Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207). Nella molteplicità di norme delineate nel testo della Manovra, ne segnaliamo qui un paio di notevole rilievo, in ambito di assunzioni di personale nella Pubblica Amministrazione.

Durata massima per le facoltà assunzionali

La Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante modifica normativa: le facoltà assunzionali autorizzate per il pubblico impiego avranno una durata massima di tre anni, senza possibilità di proroga. La disposizione, applicabile dal 2025, obbliga le pubbliche amministrazioni a pianificare con maggiore precisione il turnover del personale e a concludere le assunzioni entro i termini stabiliti. In via transitoria, le facoltà relative a periodi precedenti, autorizzate o in corso di autorizzazione, potranno essere esercitate fino al 31 dicembre 2025, rappresentando un’ultima finestra per il completamento delle assunzioni in sospeso.

Deroghe ai limiti quantitativi per contratti a termine PNRR

Un’altra rilevante novità riguarda i contratti a tempo determinato e di somministrazione legati all’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tali contratti sono esentati dai limiti quantitativi previsti dagli articoli 23 e 31 del d.lgs. 81/2015, che normalmente fissano un tetto del 20% e del 30% del totale dei lavoratori a tempo indeterminato. Questa deroga consente alle amministrazioni di ricorrere liberamente a queste tipologie contrattuali per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR entro il 31 dicembre 2026.

Implicazioni pratiche per enti pubblici e PNRR

Queste disposizioni hanno certamente un impatto significativo sulla gestione delle risorse umane nel pubblico impiego. La limitazione temporale delle facoltà assunzionali incentiva l’efficienza, ma potrebbe generare criticità per enti meno strutturati, non sempre in grado di rispettare le scadenze. Sul fronte PNRR, la possibilità di superare i limiti quantitativi dei contratti a termine offre flessibilità nella gestione delle risorse, fondamentale per rispettare le tempistiche stringenti del piano. Tuttavia, le amministrazioni dovranno bilanciare l’utilizzo di personale temporaneo con la necessità di mantenere un organico stabile per garantire continuità operativa dopo il 2026.

Vincoli di Finanza Pubblica in materia di personale dopo la Legge di Bilancio 2025

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