Più di un cantiere su due fermo per inerzia e un miliardo su 2,3 già stanziati dall’Ue o dallo stato, bloccati. È il risultato di una task force di monitoraggio sull’edilizia scolastica in Campania, Sicilia e Calabria presentato dal Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Dallo studio emerge che il 62,5% dei progetti esaminati non procede per questo motivo.
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Delrio ha spiegato che “gli interventi non sono bloccati per mancanza di risorse ma per mancanza di presidio amministrativo”.
“Campania, Sicilia e Sardegna – ha evidenziato – hanno 9.900 progetti per l’edilizia scolastica per un totale di 2,3 miliardi di euro già finanziati da fondi europei o risorse statali, se il campione di circa 400 progetti analizzati dalla task force sull’edilizia pubblica è attendibile, vuol dire che più di un miliardo è riprogrammabile perché su progetti superati“.
Il lavoro di monitoraggio della Task force fino a questo momento si è concentrato su queste tre regioni che presentano le problematiche maggiori ma oggi è stata firmata un’intesa che estende il controllo anche a Lazio, Lombardia, Puglia e Basilicata. In un anno di lavoro la task force ha infatti analizzato 397 progetti sui 9.900 totali delle tre regioni e ha trovato che il 27% ha avuto esito positivo, il 22% è in corso e il 51% ha avuto esito negativo, cioè non è più realizzabile perché superato o non più necessario, ad esempio perché la scuola va ricostruita da zero ed è quindi inutile fare interventi migliorativi”.
Le altre criticità maggiori sono carenze del progetto, problemi con i finanziamenti e le autorizzazioni. Il direttore dell’Agenzia per la coesione, Ludovica Agrò, ha spiegato che “non si tratta di una brutta notizia perché si può lavorare per sbloccare queste situazioni, serve supporto e progettualità”. Commentando il lavoro della Task force il ministro ha sottolineato che “abbiamo visto delle situazioni pessime,serve un salto di qualità, le risorse finanziarie ci sono. Vogliamo realizzare quello che serve a questo paese: scuole belle e sicure e, quando serve, anche nuove”.
Il Ministro ha sottolineato che il lavoro della task force “serve a mettere in luce le responsabilità: possiamo generare molti miglioramenti nel funzionamento dell’ex-genio civile e dei provveditorati, dove abbiamo trovato delle criticità”. Delrio ha anche aggiunto che il modello della task force di monitoraggio in collaborazione con il territorio “andrà esteso anche alle altre opere pubbliche, è un lavoro che stiamo preparando, è una delle cose su cui si muove al struttura di missione: lavorare per identificare e superare i colli di bottiglia”.
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