Ecopass: a sorpresa la Moratti ne annuncia l’abolizione per i milanesi

A pochi giorni dal ballottaggio il sindaco decide di tornare sulla vecchia idea di farlo pagare solo ai non milanesi. La replica dello sfidante Pisapia, le proteste di Legambiente. Sull’ecopass è previsto un referendum cittadino il 12 giugno

l 23 Maggio 2011
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Improvviso annuncio della Moratti. E’ sua intenzione esonerare i cittadini milanesi dal pagamento dell’Ecopass. Insomma pagherebbero l’ingresso in auto nel centro solo i residenti in altri comuni. A dieci giorni dal ballottaggio il sindaco di Milano Letizia Moratti ha annunciato che abolirà l’ Ecopass per i residenti in città: i milanesi non pagheranno dunque più il ticket antismog che resterà in vigore solo per i non residenti.
“La fase di sperimentazione di Ecopass è terminata, ha annunciato Letizia Moratti – I risultati sono stati raggiunti, grazie anche al potenziamento del servizio di trasporto pubblico, il bike sharing, il bus di quartiere, il car sharing. L’inquinamento, il traffico e gli incidenti sono diminuiti. Per tutti questi motivi e per l’attuale congiuntura economica intendiamo rendere gratuito Ecopass per i cittadini milanese che non pagheranno più l’ingresso nella Cerchia dei Bastioni”.
Nell’annunciare l’abolizione di Ecopass per i residenti a Milano, il sindaco Letizia Moratti ha quindi attaccato lo sfidante al ballottaggio Giuliano Pisapia, ricordando che nel suo programma è invece previsto un inasprimento delle tariffe del ticket antismog. “Pisapia propone invece una tassa indiscriminata per tutte le categorie di veicoli privati e commerciali fino a 10 euro. Una tassa che invece noi non vogliamo, soprattutto in questo momento di difficoltà economica”.
La replica di Pisapia non si è fatta attendere: “Letizia Moratti non sa proprio più cosa fare per avere i voti dei milanesi. Cinque anni fa scriveva a chiare lettere nel suo Piano generale di sviluppo che intendeva istituire un pedaggio per l’accesso e la circolazione in città. Dopo cinque anni di sperimentazione orgogliosamente rivendicati anche nell’opuscolo I cento progetti realizzati, gentilmente recapitato nelle case di tutti i milanesi a soli dieci giorni dal voto, decide che quell’esperienza è finita perché l’inquinamento, il traffico e gli incidenti sono diminuiti”.
Ecopass resterà comunque in vigore per i non residenti. “I proventi che continueremo a incassare dai non residenti – ha concluso Letizia Moratti – che entreranno in città con la propria auto, saranno destinati alla creazione di un fondo per incentivare la sostituzione delle caldaie inquinanti nelle case dei cittadini milanesi”.
Intenzione criticata da Enrico Fedrighini, consigliere comunae dei Verdi, promotore dei referendum cittadini. “I veicoli dei non residenti che entrano in area Ecopass ogni giorno sono meno di un quarto del totale – continua Fedrighini – la loro tariffazione non coprirebbe nemmeno i costi di gestione del sistema, e azzererebbe l’efficacia del provvedimento in termini di riduzione di traffico e smog”. Aggiunge Fedrighini: “Dopo aver annunciato pubblicamente il sostegno ai cinque referendum ambientali per Milano, il sindaco Moratti fa marcia indietro annunciando la morte di Ecopass”.
Ancora più diretto l’avvocato Pisapia: “Letizia Moratti è pronta a sacrificare la salute dei cittadini che nei primi mesi del 2011 hanno sperimentato, proprio nell’area dell’Ecopass, i peggiori livelli di inquinamento da quattro anni da questa. E a dirlo non sono io ma l’Arpa, l’Agenzia regionale dell’ambiente”.

IL QUESITO DEL PRIMO DEI REFERENDUM CITTADINI PER CUI SI VOTERA’IL 12 GIUGNO
“Volete voi che il Comune di Milano adotti e realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità “pulita” alternativa all’auto, attraverso l’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero) e l’allargamento progressivo fino alla “cerchia ferroviaria” del sistema di accesso a pagamento, con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti. Per il piano di interventi è prevista una spesa massima aggiuntiva rispetto a quanto già iscritto a bilancio comunale pari a 60 milioni di euro all’anno, che sarà coperta mediante l’incremento delle entrate da accesso, con una tariffa giornaliera di 5 euro per i veicoli per trasporto persone (prevedendo agevolazioni per i residenti) e di 10 euro per i veicoli per trasporto merci, e della sosta, da inserire con apposita variazione di bilancio o comunque nel primo bilancio utile”. É un estratto del primo quesito dei referendum cittadini

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