Riciclo: nuova direttiva UE sui rifiuti
“La proposta della Commissione europea per una nuova direttiva rifiuti – spiega Bianco – pone ambiziosi target per il riciclo. Siamo di fronte ad una nuova sfida, quella dell’economia circolare, alla quale non vogliamo né possiamo sottrarci. Non solo perché le misure previste dalla revisione normativa potranno creare più di 180.000 posti di lavoro diretti nell’Ue entro il 2030, che verranno ad aggiungersi ai 400.000 che, secondo le stime, risulteranno dall’attuazione della legislazione sui rifiuti in vigore. Questa sfida è fondamentale anche – aggiunge Bianco – per rafforzare l’integrazione tra gestione dei rifiuti e processi industriali di produzione, di distribuzione e di consumo. La normativa sui rifiuti, con il suo sistema di obiettivi e con il rafforzamento degli schemi di responsabilità estesa dei produttori (il più efficace strumento di sviluppo del riciclo messo in campo dall’Unione europea), diventa così strumentale all’attivazione e al potenziamento della green economy. In primo luogo attraverso la creazione di nuove filiere di recupero industriale dei materiali”.
L’attività dei Comuni
In questo frangente “i Comuni, ancora una volta, hanno raccolto la sfida che è stata lanciata dall’Unione europea e stanno giocando un ruolo di primissimo piano nell’attuazione dell’economia circolare. Le amministrazioni hanno messo in campo e sviluppato al loro interno un’industria del riciclo efficiente, che ha trasformato i rifiuti in una reale opportunità di sviluppo per i territori. Gli investimenti comunali nel settore dei rifiuti – aggiunge Bianco – sono molto consistenti, nell’ordine di oltre un miliardo di euro secondo gli ultimi dati disponibili. Pur dovendo rilevare scenari diversi tra il Nord e il Sud del Paese – continua Banco – registriamo dunque con favore segnali incoraggianti, con esperienze virtuose di Comuni anche nelle Regioni in ritardo del Sud”.
Per colmare definitivamente questo gap e soddisfare appieno gli obiettivi UE “occorrono politiche diverse dove ognuno faccia la sua parte e quindi, infrastrutturazione a livello regionale, corretta pianificazione e una buona progettazione dei sistemi di raccolta in tempi rapidi. I Comuni tutti – prosegue e conclude Bianco – sono pronti a continuare a svolgere il proprio ruolo, consapevoli che solo una efficace ed efficiente gestione dei rifiuti urbani consentirà una crescita economica sostenibile”.
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