Eravate convinti che i poliaccoppiati dovessero essere conferiti di norma nell’indifferenziato (ad eccezione del Tetra Pak che in alcuni casi è raccolto separatamente)? Così non è. I poliaccoppiati vanno conferiti nei cassonetti della raccolta differenziata a seconda della loro composizione prevalente.
Tuttora però ci sono indicazioni diverse sul conferimento dei poliaccoppiati. I suggerimenti che vengono dati dai “rifiutologi” (opuscoli informativi o app per smartphone e tablet) sono diverse: in alcuni casi è indicato indifferenziato in altri è indicato il cassonetto della raccolta differenziata.
Le cose sarebbero cambiate nell’ultimo anno. Il Comune di Trento in una nota del 31 maggio 2012 scrive:
Dopo l’estensione della raccolta differenziata degli imballaggi leggeri anche a piatti e bicchieri monouso, è la volta degli imballaggi poliaccoppiati plastica/alluminio.
Novità dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) sul fronte dei poliaccoppiati: potranno infatti essere raccolti nel sacco azzurro degli imballaggi leggeri della raccolta differenziata anche gli imballaggi in materiali poliaccoppiati plastica/alluminio, quali ad esempio i sacchetti del caffè, dei surgelati, delle patatine e dei salatini, gli involucri dei cioccolatini ecc , oltre ai cartoni per bevande (quali tetrapack e simili) che si raccolgono già da tempo negli imballaggi leggeri.
Si evidenzia che per “poliaccoppiato” (il termine completo è “Imballaggio Composito poliaccoppiato”) si intendono tutti quegli imballaggi costituiti in modo strutturale da più materiali che non possono essere separati. Saranno ora differenziabili quelli in plastica/alluminio, andando in questo modo ad aumentare la quantità di materiali raccolti ed avviati a riciclo e recupero.
Attenzione! Continueranno invece ad essere raccolti nel “residuo” i poliaccoppiati in carta/alluminio (ad esempio alcuni sacchetti dei biscotti).
Prendendo in esame il sacchetto dei biscotti abbiamo provato a vedere quali sono le indicazioni contenute sulle confezioni (in alcuni casi le aziende indicano dove buttare l’imballaggio). Anche qui siamo di fronte a informazioni discordanti. Due marche diverse per un sacchetto simile danno indicazioni differenti: in un caso indifferenziato nell’altro caso carta.
Qual è allora l’indicazione corretta? A questo punto occorre far riferimento ai consorzi che si occupano del recupero e del riciclo degli imballaggi.
Corepla conferma quanto scritto nell’articolo: i poliaccoppiati che hanno la parte prevalente in plastica possono essere conferiti nella raccolta differenziata. Sul sito è inoltre indicato cosa può essere buttato nella raccolta differenziata: i sacchetti delle patatine e i sacchettini delle merendine o snack, ad esempio, possono essere buttati nel contenitore della plastica.
Nel caso della carta «l’indicazione può essere quella di controllare l’informazione presente sul sacchetto – ha spiegato ad Eco dalle Città Eliana Farotto Responsabile Ricerca & Sviluppo di Comieco -. Laddove è indicato come carta può essere conferito nella raccolta differenziata. Nel caso invece sia privo di questa informazione e siamo di fronte ad un poliaccoppiato sconosciuto allora l’indicazione è indifferenziato».
Per i poliaccoppiati con presenza di carta siamo tuttavia in un fase di passaggio. Comieco sta lavorando insieme alle aziende per portare questa tipologia di imballaggi a prevalenza carta. Fondamentali sono gli sviluppi tecnologici che oltre ad allungare la vita del prodotto lo rendono riciclabile. E’ stato «definito un metodo – ha spiegato ancora Eliana Farotto – che permette di vedere cosa succede in cartiera al fine di modificare il prodotto affinché sia effettivamente riciclabile».
(Fonte: Eco dalle città)
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