Una procedura contro l’Italia riguarda la mancanza di una normativa nazionale che determini i criteri per lo stoccaggio del mercurio metallico. La Commissione europea ha sollecitato l’Italia ad adeguarsi alla normativa Ue entro due mesi. Se la scadenza non sarà rispettata, potrà essere deferita dall’esecutivo Ue davanti alla Corte europea di giustizia, che potrà imporre sanzioni. La normativa in realtà è già stata recepita con il decreto del 29 luglio pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale il 15 novembre. Non appena la procedura della Commissione Ue sarà notificata all’Italia, il dipartimento delle Politiche europee chiederà a Bruxelles l’archiviazione.
Una procedura contro l’Italia riguarda la mancanza di una normativa nazionale che recepisca una direttiva europea sull’uso di alcune sostanze pericolose nelle apparecchiature elettroniche. L’Italia secondo la Commissione europea “non ha provveduto a mettere in atto una serie di misure”. Fra queste, la riformulazione della direttiva sulla restrizione dell’uso di alcune sostanze pericolose usate nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RoHS), che avrebbe dovuto essere in vigore nella legislazione interna entro il 2 gennaio 2013, oltre a misure sull’esenzione di alcune apparecchiature che contengono piombo e cadmio, due direttive collegate con la stessa scadenza di attuazione.Il testo di recepimento della direttiva sarà approvato dal Consiglio dei ministri in programma la settimana prossima e sarà comunicato a Bruxelles per l’archiviazione del procedimento.
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