Direttiva contenente gli indirizzi operativi per l’utilizzo della Piattaforma digitale nazionale dati (PDND)

Interoperabilità: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per la Trasformazione Digitale), 1 marzo 2024

6 Marzo 2024
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Nella Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2024 è stato pubblicato il comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dip. per la Trasformazione Digitale) relativo all’emanazione della direttiva con cui vengono forniti gli indirizzi operativi per l’utilizzo della Piattaforma digitale nazionale dati («PDND») prevista dall’art.50-ter, comma 1, del d.lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale).

La direttiva

La direttiva segna un passo significativo verso la completa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana. Al centro del progetto c’è il principio del “once only”, una novità che promette di semplificare la vita dei cittadini richiedendo loro di fornire determinati dati una sola volta. Questo approccio non solo alleggerisce gli oneri burocratici ma accelera anche i tempi di risposta dell’Amministrazione. La direttiva stabilisce chiari indirizzi operativi per assicurare che le amministrazioni aderiscano e utilizzino efficacemente la PDND, promuovendo l’interoperabilità dei dati e la razionalizzazione delle banche dati esistenti. L’introduzione di strutture di coordinamento interne alle amministrazioni, dedicate al monitoraggio e all’attuazione di queste direttive, rappresenta un altro tassello fondamentale per il successo di questo impegno.

Obiettivi e innovazioni della direttiva PDND

Gli obiettivi sono ambiziosi: migliorare la governance dei dati, garantire l’univocità e la qualità delle informazioni, promuovere l’interoperabilità tra le diverse basi dati della PA e, soprattutto, assicurare una maggiore efficienza nel servizio al cittadino e alle imprese. Ciò include anche l’allineamento degli archivi informatizzati delle amministrazioni con le anagrafiche dell’ANPR e la promozione della condivisione del patrimonio informativo pubblico. Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione questa direttiva rappresenta una svolta che porterà a servizi più snelli, trasparenti e accessibili, con un impatto significativo sul modo in cui cittadini e aziende interagiscono con lo Stato. Il cammino verso una completa digitalizzazione è complesso, ma la nuova direttiva sulla PDND sembra segnare un passo concreto verso questo obiettivo, consolidando l’Italia nel panorama digitale europeo.

> IL TESTO DELLA DIRETTIVA.

Guida alle modalità di notifica degli atti degli Enti locali

Il sistema delle notifiche degli atti relativi alle entrate tributarie e patrimoniali degli Enti locali è senza dubbio materia complessa, come dimostra la copiosa giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che negli ultimi anni si è pronunciata sull’argomento.Il volume intende offrire, attraverso un approccio pratico alla materia e alla luce delle più recenti pronunce, una panoramica completa delle modalità di notifica che il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione degli Enti locali e dei soggetti riscossori per la notifica dei propri atti: dalla notifica codicistica mediante agente notificatore ex artt. 137 e seguenti c.p.c. alle più recenti modalità di notificazione diretta a mezzo posta elettronica certificata (tramite la nuova piattaforma digitale SEND, nonché secondo la procedura di cui all’art. 60, comma 7, D.P.R. 600/1973, in vigore sino al 21 febbraio 2024, e all’art. 60-ter dello stesso D.P.R., in vigore dal 22 febbraio 2024).Un’attenzione particolare è, poi, dedicata alle modalità di notifica a mezzo posta, ai sensi della L. 890/1982, e mediante raccomandata A.R. Il volume analizza, altresì, le modalità di notifica degli atti tributari ed extratributari nei confronti delle persone giuridiche, anche in considerazione delle vicende societarie che spesso interessano le società (quali, ad esempio, la cancellazione dal registro delle imprese, la fusione, la trasformazione, il mutamento della denominazione sociale, ecc.) e delle quali gli Enti impositori devono tenere conto al fine di procedere correttamente.Ampio spazio è, infine, dedicato alla materia delle successioni mortis causa, relativamente alla corretta intestazione e notifica degli atti impositivi nei confronti dei soggetti tenuti al pagamento dei debiti tributari ed extratributari del de cuius.Maria SuppaAvvocato tributarista, patrocinante in Cassazione e dinanzi alle altre Magistrature Superiori, difensore di Enti locali, da oltre vent’anni, dinanzi alle Corti di merito e alle Magistrature Superiori, esperto di fiscalità locale, contenzioso tributario, procedure esecutive e procedure concorsuali, consulente e formatore di Enti locali e Concessionari privati, docente in numerosi master, convegni, corsi di formazione e aggiornamento in materia di tributi locali, procedure esecutive e concorsuali e contenzioso tributario. Autore di numerose pubblicazioni in materia tributaria.

Maria Suppa | 2024 Maggioli Editore

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