«E’ una delle poche novità sensate della finanza locale, da noi è partita bene e promette anche meglio. Nelle ultime settimane solo a Reggio Emilia abbiamo segnalato 10 evasori totali, e queste tipologie di (non) contribuenti offrono grandi frutti per tutti». Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, si arruola fra gli “entusiasti” dell’alleanza tra Fisco e Comuni sulla lotta all’evasione, anche se una critica importante rimane. Sindaco, come siete riusciti a individuare questi evasori totali? Con un meccanismo semplice ma vincente. Dal pubblico registro automobilistico abbiamo tratto i cittadini che hanno macchine di lusso, e abbiamo consultato la loro situazione nelle banche dati fiscali. In alcuni casi gli interessati comparivano come nullatenenti, e li abbiamo indicati al Fisco: al momento, naturalmente, si tratta di segnalazioni, e spetta al-l’amministrazione la verifica finale, ma le potenzialità sono enormi. Sono arrivati i premi? Non ancora, e questo è il problema fondamentale, ma è in fase di superamento; tanto più che il decreto sul federalismo municipale accelera il meccanismo, e non ci impone più di aspettare la riscossione definitiva. È una svolta, ed è una vittoria dei Comuni che l’hanno proposta. Come spiega il primato emiliano? Attenzione, all’inizio abbiamo fatto fatica anche noi, la fase di avvio è stata lunga, ma ora i numeri cominciano a essere importanti. Penso che l’elemento vincente sia una migliore capacità di reperire e di leggere i dati, e una maggiore integrazione fra gli uffici, già collegati in task force per combattere l’evasione dei tributi locali. Non teme qualche problema in termini di consenso? Il principio è chiaro: chi non paga le tasse toglie diritti agli altri. I cittadini onesti, che sono la maggioranza, lo sanno.
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