Decreto Sicurezza Urbana a un passo dalla conversione. Nel frattempo
prosegue il dibattito sui contenuti nel decreto: “Nessuno vuole fare lo sceriffo ed è chiaro che la sicurezza è di competenza delle forze dell’ordine.
Ma questo decreto, che pure non risolve tutti i problemi, ci dà una grossa mano“. Ad affermarlo ad un noto quotidiano italiano è stato nella giornata di ieri il Sindaco di Pesaro (e rappresentante ANCI),
Matteo Ricci, che sul controverso
Daspo commenta: “Potremo finalmente intervenire sugli edifici privati che diventano luoghi di occupazioni abusive o di spaccio, contro i finti parcheggiatori che chiedono soldi ai cittadini, contro chi chiede l’elemosina in modo molesto, infastidendo le persone”. Si tratta, aggiunge Ricci, di “
uno strumento per impedire a chi è recidivo su alcuni tipi di reati di sostare in alcune aree della città per un periodo fino a tre mesi. Penso ad esempio ad uno spacciatore che abitualmente sosta in un parco e che ora non ci potrà più stare”.
Alla domanda se si tratti di un decreto troppo “muscolare”, il primo cittadino di Pesaro e membro del direttivo ANCI replica:
“Solidarietà e rigore si devono coniugare. Le critiche a queste norme arrivano da chi non ha mai governato una città. Chi amministra sa di cosa parliamo. In questi anni come sindaci siamo stati in prima linea nell’aiutare i più deboli, grazie alla collaborazione con la Caritas. Ma non si può pensare che tutti quelli che hanno un disagio si mettano a fare i venditori abusivi”.
>> Consulta anche l’articolo Decreto Sicurezza Urbana: il testo ufficiale approvato dalla Camera.
>> Qui disponibile l’approfondimento di Saverio Linguanti intitolato Decreto Sicurezza Urbana: come cambiano i poteri e le funzioni del Sindaco.
>> Consulta il testo del decreto legge 20 febbraio 2017, n. 14.
>> Qui disponibile la TIMELINE delle ultime news in materia di sicurezza urbana.
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