Decreto Sicurezza Urbana, ANCI: “Necessari correttivi al testo”

Prosegue il percorso legislativo relativo alla conversione in legge del decreto sulla sicurezza urbana (decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14): “Siamo grati al Viminale e al ministro Minniti per l’approvazione del decreto in materia di sicurezza urbana, che ANCI chiedeva da tempo. L’impegno profuso fin qui e l’attenzione rivolta ai Sindaci necessitano tuttavia di un ultimo slancio, per dare poteri effettivi contro il degrado urbano”. Ad affermarlo è il sindaco di Firenze e coordinatore ANCI delle Città metropolitane, Dario Nardella, che pone l’accento in particolare “sulla questione dei grandi centri urbani, all’interno dei quali si concentrano i maggiori fenomeni di allarme sociale e degrado”.

Sicurezza urbana: nuove regole da rafforzare

“Al momento le modifiche al decreto approvate in commissione alla Camera – prosegue Nardella – non sono sufficienti. Chiediamo di recepire la richiesta di norme che rafforzino le nuove regole, prevedendo sanzioni penali circoscritte in caso di reiterate condotte illegali, con procedimenti penali d’urgenza. Chiediamo l’introduzione del reato di estorsione per i parcheggiatori abusivi. Inoltre non viene previsto l’adeguamento della pianta organica delle polizie locali – a partire dallo sblocco del turn over – a fronte dei nuovi compiti ai quali queste forze assolvono ormai da tempo”.

I Sindaci come centro nevralgico del nuovo sistema

“Auspichiamo – conclude Nardella – che Governo e Parlamento migliorino il provvedimento, scongiurando il rischio di approvare un testo che non riesce a dare risposte veramente adeguate a quanto ci chiedono i cittadini. Ascoltare i Sindaci, la loro esperienza diretta, sarebbe necessario”.

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