Decreto Semplificazioni, le novità in materia di appalti, digitalizzazione e procedimento ambientale

La bozza del provvedimento (in assoluto divenire) è ancora oggetto di confronto

26 Maggio 2021
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Il testo del Decreto Semplificazioni, attualmente ancora sottoposto alle verifiche in sede parlamentare, comporta una serie di novità per le pubbliche amministrazioni e in particolare per il settore degli appalti e dei contratti pubblici. Anzitutto, si prevede una proroga di 5 anni per le deroghe al codice degli appalti sancite quest’estate che implica però una modifica delle soglie per i contratti senza gara: sale da 75mila a 139mila la soglia dei contratti senza gara di servizi e forniture, mentre per l’affidamento dei lavori sarà delineata una procedura negoziata senza bando per i contratti di importo compreso tra i 150mila euro e il milione di euro.

In materia di subappalto, l’articolo 33 modifica l’articolo 105 del d.lgs n. 50/2016, impendendo la cessione del contratto o l’affidamento a terzi dell’integrale esecuzione di prestazioni e lavorazioni. Le stazioni appaltanti, inoltre, dovranno indicare nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto da eseguire, in tutto o in parte, a cura dell’aggiudicatario in ragione delle specifiche caratteristiche dell’appalto. Sono poi inserite alcune importanti disposizioni volte alla velocizzazione del procedimento ambientale e paesaggistico incentrate sulla valutazione di impatto ambientale, per la quale è istituita un’apposita Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, posta alle dipendenze funzionali del Ministero della transizione ecologica, e formata da un numero massimo di quaranta unità. Si persegue inoltre l’accelerazione delle procedure per le fonti rinnovabili, volte alla promozione dell’economia circolare nonché al contrasto del dissesto idrogeologico. In particolare, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti di energia rinnovabile, le Regioni, previo parere vincolante della competente Direzione generale del Ministero della cultura, individueranno, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in discorso, le aree idonee soprattutto dal punto di vista paesaggistico. Fondamentale il titolo in materia di transizione digitale, recante specifiche misure per la diffusione delle comunicazioni digitali delle pubbliche amministrazioni e riduzione del divario digitale. Infine, il provvedimento veicola l’intenzione del legislatore di favorire, mediante semplificazione e razionalizzazione della normativa, investimenti e interventi nel Mezzogiorno.

>> LA BOZZA DEL DECRETO SEMPLIFICAZIONI.

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