Per i ritardati pagamenti delle pubbliche amministrazioni, l’art. 1 del decreto introduce una doppia penalità per l’amministratore responsabile. I dirigenti inadempienti vengono sostituiti da altri funzionari ai vertici delle amministrazioni e vanno incontro a una sanzione amministrativa o amministrativo-contabile. Inoltre, attraverso il meccanismo di valutazione delle performance viene regolata la loro retribuzione di risultato. Le penalità si inaspriscono ulteriormente se il ritardo o l’inadempienza dell’amministrazione produce un ricorso amministrativo.
Un’ultima sanzione, che può essere definita d’immagine, costringe l’ufficio ritardatario a rilasciare i documenti con l’indicazione dei tempi previsti dalla legge per il pagamento e quelli più lunghi usati in concreto dall’amministrazione.
Sempre in materia burocratica, cambiano le scadenze dei documenti che vanno a coincidere con il compleanno del titolare e viene portata a 10 anni la validità delle tessere di riconoscimento rilasciate dalle p.a.
Il testo pubblicato in Gazzetta porta con sé anche la proroga di un anno del bonus per il Sud sulle assunzioni che attende, però, l’accordo con le regioni per la ripartizione dei fondi.
Le norme sul cambio di residenza e l’unificazione delle autorizzazioni ambientali e altre ancora saranno, invece, attuate in seguito con ulteriori decreti attuativi.
>> Leggi il testo del decreto 5/2012 e la relazione di accompagnamento.
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