Decreto Monti «sblocca» tributi?

Autonomia. Modifiche «ignorate» dall’Economia

Il Sole 24Ore
23 Gennaio 2012
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La nota dell’Economia che ha ritenuto vigente anche per il 2012 il blocco dei tributi necessita di una conferma, perché il quadro normativo richiamato non tiene conto delle modifiche introdotte con il decreto Monti (si veda Il Sole 24 Ore del 13 gennaio). La Provincia di Firenze a inizio novembre 2011 ha deliberato un aumento dell’Ipt e del tributo ambientale (Tefa). Il Ministero ha ritenuto, con nota del 14 dicembre 2011, che al momento dell’adozione delle delibera (novembre) fosse preclusa alla provincia la potestà di disporre aumenti di tributi, essendo ancora vigente il blocco tributario. Secondo la Provincia, la sospensione era venuta meno in quanto la condizione dell’attuazione del federalismo fiscale si era realizzata con l’emanazione del Dlgs 68/2011. Il Ministero ha invece ritenuto che in base al Dl 138/2011, dal 2012 lo sblocco dei tributi locali concerne soltanto l’addizionale comunale all’Irpef, oltre ai tributi per il quali il divieto è venuto meno in forza di espresse previsioni contenute nel Dlgs 23/2011 e nel Dlgs 68/2011. Il dilemma sull’esistenza del blocco dei tributi, però, rimane, a causa di un quadro normativo che si è stratificato nel tempo attraverso una serie di rimandi. Cercando di fare ordine, occorre partire dall’articolo 1, comma 7 del Dl 93/2008, dove si prevedeva che «fino alla definizione dei contenuti del nuovo Patto di stabilità interno, in funzione della attuazione del federalismo fiscale, è sospeso il potere delle Regioni e degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote». L’articolo 1, comma 123 della legge 220/2010 ha confermato la sospensione «sino all’attuazione del federalismo fiscale». L’articolo 1, comma 11 del Dl 138/2011 ha poi previsto che la sospensione non si applichi, dal 2012, all’addizionale comunale all’Irpef. Il quadro normativo preso a riferimento nella nota ministeriale si ferma al Dl 138/2011, senza considerare l’articolo 13, comma 14 del Dl 201/2011, che abroga dal 1° gennaio 2012 l’intero articolo 1 del Dl 93/2008. Se si considera che tutte le norme hanno via via confermato la sospensione sempre rinviando espressamente al Dl 93/2008, si dovrebbe ritenere che dal 2012 non sussista più alcun blocco. Questa conclusione non contrasta con la nota del Ministero, perché in essa non si cita mai il decreto Monti e perché si fa riferimento a delibere approvate quando effettivamente il blocco vigeva ancora. Certo è che se si guarda alla data di emanazione della nota, il 14 dicembre, viene da chiedersi come mai il Ministero non abbia considerato anche il decreto Monti, che è del 6 dicembre. Se consideriamo che l’articolo 52 del Dlgs 446/1997 attribuisce proprio all’Economia il potere di impugnazione delle delibere comunali, è auspicabile un nuovo e tempestivo intervento chiarificatore.

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