Decreto del fare: 80 articoli per rilanciare il paese

Dopo un C.d.M. fiume, via libera al primo pacchetto del Governo Letta a sostegno dell’economia. Interventi su imprese, burocrazia, investimenti per la scuola, wi-fi. Le prime case non saranno pignorate

17 Giugno 2013
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Via libera al decreto-legge “del fare”. In arrivo norme per ridurre le bollette elettriche di 550 milioni di euro; 5 miliardi di euro per sostenere le imprese che vogliono investire in macchinari; 3 miliardi di euro per opere pubbliche con la creazione di 30 mila posti di lavoro; l’impignorabilità della prima casa nel caso sia l’unico bene. C’è voluto un vero e proprio Cdm fiume, durato quasi 5 ore, per varare il primo importante pacchetto a sostegno dell’economia del Governo Letta: il d.l. “del fare” che il premier ha definito “di rilancio dell’economia del Paese” (>> il comunicato di Palazzo Chigi). Un decreto che verrà accompagnato da una pioggia di provvedimenti che mirano alla semplificazione burocratica, allo snellimento del rapporto di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione e che sarà varato mercoledì 19 giugno. Per venerdì 21, invece, è stato fissato l’esame del ‘pacchetto lavoro’. 
Il decreto “del fare” “darà sblocco significativo a molti posti di lavoro” ha affermato il premier, Enrico Letta, presentando il provvedimento.

Ottanta misure per ripartire – Un pacchetto di norme corposo, dunque, che spazia dalle agevolazioni per il credito delle pmi ad Equitalia, dalle assunzioni nell’università alla liberalizzazione del wi-fi, dal taglio del numero di processi allo sblocco delle opere infrastrutturali. Sono oltre 80 le norme per rilanciare l’economia del Paese: ecco le principali misure varate dal Consiglio dei ministri.

Equitalia – Non sarà più pignorabile la prima casa, a meno che non sia un immobile di pregio, e aumenta da 2 a 8 il numero massimo di rate inevase per mantenere comunque la rateizzazione del debito fiscale.

5mld per gli investimenti delle imprese – Più facile l’accesso a risorse per le aziende che vogliono investire in macchinari. Previsto il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti.

Rafforzato il fondo garanzia – Renderà più facile l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.

Wi-fi – Liberalizzato completamente Internet, nel senso che nell’uso del wi-fi pubblico non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori.

Giustizia civile – Decisa una terapia d’urto, ovvero lo smaltimento di 1,2 milioni di pratiche arretrate.

100 milioni per l’edilizia delle scuole – Verranno utilizzati per la manutenzione degli edifici. Nell’operazione coinvolto l’Inail.

Assunzioni nelle università – Viene allentata la stretta al turn-over, che passa dal 20% al 50%, e questo consentirà l’assunzione di 1.500 professori ordinari e di 1.500 ricercatori.

Borse di studio – Arrivano risorse per gli studenti meritevoli che si spostano per andare a studiare in un’altra regione.

Indennizzo per ritardi p.a. – La norma viene introdotta in via sperimentale. Le amministrazioni saranno responsabili se vengono superati i termini.

Stop alla tassa su barche piccole – Resta per le grandi imbarcazioni, viene dimezzata per quelle medie. La norma vuole essere un aiuto per il settore della nautica in difficoltà. 

Cittadinanza – Si lavorerà per evitare ritardi causati da errori burocratici.

3mld per le opere – Lavori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). Di questi fondi, 2 miliardi riguarderanno le opere strategiche, cantierate o cantierabili entro la fine dell’anno e alcune infrastrutture legate all’Expo.

Appalti – La responsabilità fiscale solidale rimarrà solo per l’Iva.

Oneri imprese-450mln – Vengono diminuiti gli oneri per le imprese, tra i quali alcuni legati alla sicurezza sul lavoro, e questo comporterà risparmi per 450 milioni di 

>> il comunicato di Palazzo Chigi

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