Si è svolto a Roma, organizzato dalla Scuola Superiore di Amministrazione Pubblica (SSPAL), il seminario di Studi “20 anni dalla ratifica italiana della Carta Europea dell’Autonomia Locale e dalla Legge 142/90. Il ruolo della formazione per un modello italiano di accesso alla dirigenza locale”, con il patrocinio dell’AICCRE e del Consiglio d’Europa. Di particolare rilievo la presenza del neo Segretario Generale Andreas Kiefer, del suo predecessore e Segretario Generale emerito Ulrich Bohner e del dott. Roberto Fasino. Per l’AICCRE ha svolto una relazione il Presidente dell’AICCRE f.f. e Vicepresidente del CPLRE Fabio Pellegrini, il quale ha sottolineato l’influenza che ha avuto anche in Italia la Carta Europea dell’Autonomia Locale, nell’indicare il cammino riformatore. La Carta, ha sostenuto Pellegrini, è stata ed è un indubbio punto di riferimento politico per il progresso del sistema delle autonomie locali. Nell’ispirare le leggi 241 e 142 del 1990 e nell’ottobre 1996, quando la delegazione italiana del CPLRE sollecitò un monitoraggio della situazione del nostro Paese, nel pieno del dibattito sulle riforme istituzionali e dei “decreti Bassanini”, contribuendo a far avanzare il processo di decentramento e di rafforzamento del ruolo dei Poteri territoriali fino all’approvazione della norma del Titolo V della Costituzione facendo fare un passo avanti importante dal decentramento verso un ordinamento di tipo federale. Processo che, negli ultimi anni, sembra aver subìto una battuta d’arresto: Pellegrini ha espresso “forte preoccupazione” per l’attacco che stanno avendo gli enti locali: una serie di segnali che non vanno nella direzione di marcia di una più ampia autonomia. Infatti, ha sottolineato Pellegrini, alcune decisioni degli ultimi anni vanno nel senso inverso: dallo scioglimento di tre Comuni campani per la cattiva gestione dei rifiuti, avvenuto per iniziativa del governo e senza che i sindaci avessero subito condanne; all’esistenza ancora di una “lista nera” di altri dieci Comuni che potrebbero subire la stessa sorte; all’abolizione dell’ICI, che di fatto ha limitato l’autonomia finanziaria dei Comuni, tornando alla finanza trasferita e facendo risalire questa dal 40 al 60% delle risorse disponibili, sino alla recente manovra del Governo che non si limita a imporre tagli agli Enti locali, ma fissa anche dove essi devono essere effettuati. Una situazione seria per il futuro delle autonomie locali che Pellegrini ha voluto denunciare anche nel corso dell’ultima riunione della Commissione Istituzionale del CPLRE di Kragujevac, in Serbia. Pellegrini ha chiesto ed ottenuto che una missione del CPLRE si rechi nel nostro Paese per monitorare al più presto la situazione politica degli enti locali, come avvenne nell’ottobre 1996 nell’intento di poter sostenere e far avanzare il processo riformatore del nostro sistema istituzionale.
Decentramento, Pellegrini (Aiccre): “forte preoccupazione per attacco ad enti locali”
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