Debiti p.a.: Tajani, chiesto preparare avvio infrazione

Buzzetti, 80% ritardi dovuti a patto stabilità

1 Aprile 2014
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Il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, dopo un incontro con l’Ance e una risposta insoddisfacente da parte di Roma, ha deciso di “avviare le pratiche necessarie per l’invio di una lettera di messa in mora” all’Italia, prima tappa dell’apertura di una procedura d’infrazione Ue, per il ritardo dei pagamenti della p.a.

“Dopo l’incontro con il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti che mi ha consegnato una documentazione allarmante” sui ritardi dei pagamenti della p.a., “ho dato mandato ai miei servizi di avviare le pratiche necessarie per l’invio di una lettera di messa in mora all’Italia”, ha affermato Tajani, sottolineando di essere “rimasto insoddisfatto dalla risposta lapalissiana dell’Italia alla Eu Pilot”, la fase che precede l’avvio di una procedura d’infrazione. Il vicepresidente della Commissione Ue non ha fornito una data precisa per l’effettivo invio della lettera, in quanto ci sono “tempi tecnici burocratici necessari”.

Bruxelles contesta a Roma il mancato rispetto della direttiva Ue sui tempi di pagamento, che sono 30-60 giorni, confermandosi l’Italia invece il “peggior pagatore dell’Ue”. La lettera di messa in mora non riguarderà invece la questione del corretto recepimento delle norme europee, in quanto la risposta arrivata venerdì sera a Bruxelles alle sue richieste di chiarimento su quella che sembrava un’interpretazione scorretta del pagamento della mora come alternativa al rispetto dei tempi sembra “dare ragione alla Commissione”, ha detto Tajani, anche se “ora la esamineremo da un punto di vista giuridico”.

Buzzetti, 80% ritardi dovuti a patto stabilità
Nell’80% dei casi le pubbliche amministrazioni hanno in cassa i soldi per pagare i debiti contratti con le imprese, ma non lo fanno a causa del Patto di stabilità interno, i cui vincoli andrebbero quindi allentati. E’ la denuncia portata a Bruxelles dal presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, che ha sottolineato come, per il settore edilizio, secondo le stime aggiornate a fine febbraio restino ancora 11 miliardi di pagamenti arretrati a cui non è stata trovata una soluzione.
Intanto sono stati segnalati tempi medi di pagamento, da quando è entrata in vigore la direttiva Ue, di 5 mesi da parte di Ance Piemonte, e 10-12 mesi sia da Ance Napoli sia da Ance Calabria.
Per Buzzetti andrebbe verificata anche la possibilità di aprire un’infrazione Ue legata al sistema, esclusivamente italiano, di contabilità che spinge le amministrazioni a rimandare il più possibile il pagamento per non pesare sul deficit dell’anno corrente. 

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