Dal Viminale tagli a province e città metropolitane ente per ente

Ammonta a 516,7 milioni di euro il contributo alla finanza pubblica a carico delle città metropolitane e delle province delle regioni a statuto ordinario, Sicilia e Sardegna. Il versamento deve essere effettuato entro il 10 ottobre 2015

5 Maggio 2015
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Una sforbiciata complessiva da 516,7 milioni di euro: è la cifra complessiva dei tagli riferiti alla spending review che città metropolitane e province delle regioni a statuto ordinario e di Sicilia e Sardegna dovranno sostenere sui conti del 2015.

Lo ha stabilito il Ministero dell’interno con tre decreti ministeriali che, nell’ambito delle politiche di c.d. “spending-review”, sono previsti dall’articolo 47 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, in tema di risparmi della spesa media corrente, per acquisto di autovetture e di conferimento di incarichi e consulenze, e con cui si individuano le singole quote che ciascuna città metropolitana e ciascuna provincia devono versare entro il 10 ottobre 2015 al bilancio dello Stato, per effetto delle citate misure di risparmio.

I tre decreti ministeriali saranno pubblicati nei prossimi giorni nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

I tagli nello specifico

Il grosso dei tagli alle province e aree vaste è rappresentato da 510 milioni sulla base dei “consumi intermedi” di ogni amministrazione come previsto dall’articolo 47, comma 2, del d.l. 66/2014, a cui si aggiungono i 5,7 milioni sforbiciati in proporzione alle spese conculenze e collaborazioni e il milione di euro distribuito in misura proporzionale al numero di autovetture di servizio.

È importante sottolineare che le tre tabelle di riferimento indicano il taglio complessivo e non la quota incrementale (cioè 170 milioni) rispetto ai tagli già subiti nel 2014: ecco spiegati i 31,2 milioni scritti nella tabella ministeriale per la città metropolitana di Roma, i 25,2 per Milano e così via.

Ricapitolando, nel particolare i decreti riguardano:

1. D.M. 28 aprile 2015 – la determinazione del riparto del contributo alla finanza pubblica di 510 milioni di euro, per l’anno 2015, in proporzione alla spesa media sostenuta nel triennio 2012-2014, come risultante dai codici SIOPE, comunicati dal MEF, come da elenco allegato;

2. D.M. 28 aprile 2015 – la determinazione del riparto del contributo alla finanza pubblica di 5,7milioni di euro, per l’anno 2015, in proporzione alle spese per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, sulla base dei dati comunicati dal Dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio per l’informazione statistica, le banche dati istituzionali ed il personale come da elenco allegato;

3. D.M. 28 aprile 2015 – la determinazione del riparto del contributo alla finanza pubblica di 1 milione di euro, per l’anno 2015, in proporzione al numero di autovetture, comunicato dal citato Dipartimento, come da elenco allegato.

La situazione generale

Sui bilanci locali 2015, comunque, tutti aspettano il decreto enti locali, che dopo settimane di attesa potrebbe vedere la luce nei prossimi giorni: non tutte le richieste avanzate dagli enti locali, però, sembrano destinate a trovare spazio nel provvedimento.

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