La raccomandazione all’uso delle mascherine
La circolare contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza nei luoghi di lavoro pubblici. Sarà cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti. La circolare specifica che non esiste più un obbligo di mascherina da parte del personale ma permane una raccomandazione per varie situazioni espressamente elencate.
L’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.
La disciplina dello smart working
Per le aziende private restano in vigore i protocolli che prevedono l’impiego della mascherina nei luoghi di lavoro ma il 4 maggio le parti sociali si vedranno per aggiornarli: possibile l’obbligo per i lavoratori in alcuni contesti (dai supermercati alle aziende dove non c’è distanziamento). Nel frattempo si va verso la conferma della doppia novità sullo smart working: con un emendamento al Decreto Riaperture il regime di tutela per i fragili è stato prorogato al 30 giugno, mentre lo smart working semplificato – quindi senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore – per il settore privato è stato prorogato al 31 agosto.
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