I comuni chiedono al Governo «un’inversione di marcia» attraverso una revisione del patto di stabilità interno e lasciando tutto il gettito dell’Imu ai comuni. È stato il presidente dell’Anci Graziano Delrio, lasciando il Ministero degli affari regionali, a spiegare ieri che la Conferenza unificata con all’ordine del giorno il parere delle autonomie sulla manovra non si è svolta per l’assenza delle Province, ma i sindaci avrebbero dato «un parere negativo» sulle misure. «La manovra complessivamente aggrava le casse comunali con il taglio di 1,4 miliardi di euro – ha spiegato Delrio – e l’Imu è sostanzialmente un’imposta statale. Siamo molto preoccupati».
C’è anche qualche «segnale positivo, ma serve una decisa correzione della rotta sul riordino istituzionale».
Delrio ha inoltre chiesto che si proceda con la «revisione del patto di stabilità interno» per far ripartire l’economia. «La sfida è superare la logica dei trasferimenti e lasciare tutto il gettito dell’Imu ai comuni», ha proseguito. Il presidente dell’Anci ha inoltre annunciato «una manifestazione a febbraio a Roma». Una assemblea degli amministratori locali dove si farà il punto «sull’applicazione delle misure della manovra, sulle richieste dei comuni e sulle risposte dell’esecutivo».
Comuni, protesta a febbraio
«Serve correzione di rotta lascino a noi il gettito Imu»
Avvenire
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