Al via i finanziamenti per inclusione sociale, contrasto alla povertà e tutela dell’infanzia. Entro il 30 novembre i comuni (in forma singola o associata) possono richiedere il finanziamento al ministero del lavoro per un importo massimo da 20 fino a 100 mila euro in base alla popolazione residente.
Le risorse disponibili ammontano a 450 mila euro. È quanto stabilisce l’avviso pubblico del ministero del lavoro del 28 ottobre scorso.
Progetti sperimentali. L’avviso riguarda la presentazione di progetti sperimentali da parte dei comuni per la realizzazione di interventi di sperimentazione sociale con il coinvolgimento del terzo settore, in una delle seguenti aree: a) inclusione sociale e contrasto alla povertà; b) tutela dell’infanzia; c) non autosufficienza; d) invecchiamento attivo. Le azioni progettuali devono riferirsi alla realizzazione di interventi la cui efficacia possa essere misurata in modo rigoroso, per valutarne l’opportunità di estensione all’intero territorio. Le iniziative ammesse a finanziamento non possono avere una durata superiore a 18 mesi.
Comuni in pista. L’avviso è rivolto ai comuni sia in forma singola sia associata (consorzi, ambiti ecc.). In caso di partecipazione in forma associata è necessario indicare un soggetto capofila, nonché le modalità di partenariato che verranno adottate. I progetti devono prevedere necessariamente il coinvolgimento di enti appartenenti al terzo settore. I progetti devono essere sottoscritti per approvazione dal sindaco o da un legale rappresentante e possedere tutti gli elementi valutativi richiesti dall’avviso.
Cofinanziamento. I comuni ammessi al finanziamento devono partecipare finanziariamente per almeno il 20% dei costi del progetto; la compartecipazione comunale può essere valutata anche in base al controvalore di risorse umane, professionali, tecniche e strumentali messe a disposizione dal comune e/o dagli enti che realizzano le azioni.
I finanziamenti. L’importo massimo attribuibile a titolo di finanziamento per ciascun progetto non può superare un ammontare complessivo pari a:
a) 20 mila euro nel caso di comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente inferiore a 50 mila unità;
b) 50 mila euro nel caso di comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente non inferiore a 50 mila unità e inferiore a 100 mila unità;
c) 100 mila euro nel caso di comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente non inferiore a 100 mila unità.
Le domande. Le richieste di finanziamento possono essere presentate, a mano, oppure tramite raccomandata a/r o mediante corrieri privati o agenzie di recapito autorizzate, al ministero del lavoro e fatte pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12 del 30 novembre 2011.
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