Comuni, Anci a Tremonti e Brunetta: norme su contenimento spese personale difficilmente applicabili

l 23 Settembre 2011
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“Un intervento urgente e improrogabile di riassetto complessivo del sistema di regole che governano il contenimento delle spese di personale nelle amministrazioni locali’’. È quanto chiedono il presidente dell’ANCI, Osvaldo Napoli e il vicepresidente vicario con delega al personale e alle relazioni sindacali, Graziano Delrio in una lettera inviata al Ministro Tremonti e al Ministro Brunetta.
Dopo aver ricordato che l’art. 20 del d.l. 6 luglio 2011 (prima manovra economica) ‘‘sancisce il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale per gli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle spese correnti’’ e che ‘‘per effetto di tale integrazione, ai fini del computo del rapporto fra spese del personale e spese correnti si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo ad eccezione delle società quotate su mercati regolamentari’’ Napoli e Delrio segnalano ai Ministri che la norma ‘‘è di difficile, se non impossibile, applicazione: basti pensare alla difficoltà di individuare la tipologia di società di «controllo» oggetto di applicazione della disposizione’’. Per i due esponenti dell’ANCI inoltre ‘‘è di tutta evidenza come risulti particolarmente complesso il computo cumulato delle «spese», poiché i dati di bilancio di un ente locale sono difficilmente commensurabili a quelli del bilancio di una società di capitali, in presenza di sistemi contabili totalmente differenti; spesso, poi, le società oggetto di applicazione della disposizione presentano una compagine societaria molto frammentata e variegata e dunque diventa complessa l’esatta individuazione della quota di spese imputabili a ciascun soggetto partecipante”.
Da qui la richiesta di un intervento urgente giacché la disposizione interviene, in corso d’anno, a ‘‘rendere il quadro delle regole che governano il contenimento delle spese di personale nelle amministrazioni locali ancora più confuso e che l’estrema incoerenza del complesso ammasso di norme in materia di personale che si stanno vorticosamente sovrapponendo, unitamente all’assenza di indicazioni interpretative chiare e univoche, sta portando le amministrazioni alla paralisi applicativa’’.

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