Sala delle Lapidi va in ferie, i consiglieri comunali no: continueranno a riunirsi in commissione praticamente ogni giorno, nonostante lo stop ai lavori d’aula. E a incassare i gettoni di presenza. Appena una settimana di vacanza, giusto a cavallo di Ferragosto. Poi al Palazzo tutte le mattine, anche se non c’è niente da fare. In questi giorni gli inquilini di Sala delle Lapidi stanno programmando i lavori delle commissioni consiliari per il mese di agosto. La prima, la “Affari generali”, ieri mattina ha inviato ai sette componenti il calendario delle sedute: 2, 3, 4, 5 e 6 agosto. Poi, dopo la pausa ferragostana, si riparte a ritmi da Stakanov: convocazione nei giorni 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26 27,28, 30 e 31. Ben diciotto sedute nel mese più caldo dell’anno. Che si traducono in uno stipendio lordo, nell’agosto delle ferie e della paralisi amministrativa, di 2.808 euro. Ogni consigliere, infatti, per ogni seduta di commissione o d’aula incassa un gettone da 156 euro lordi, per un massimo di 21 sedute. In commissione ci sono sette componenti: saranno tutti in città invece che al mare? Non è importante che ci siano tutti. In prima convocazione, alle 8,30, servono quattro consiglieri per aprire i lavori. Un’ora dopo, in seconda convocazione, bastano tre presenti. Che, nonostante le ferie, si trovano sempre. Le commissioni sono sette, e ciascuna ha sette componenti di tutti i partiti: dovrebbero occuparsi principalmente di analizzare le delibere che devono andare in aula esprimendo un parere, preparando emendamenti tecnici e trovando soprattutto una mediazione politica per agevolare il percorso d’aula. Ma dall’inizio dell’anno il loro lavoro ha portato all’appro-vazione in aula di appena una decina di delibere, tra cui quelle “obbligate” come il bilancio. Per il resto i pareri dati dalle sette commissioni, esclusa proprio quella al Bilancio, nel 2010 sfiorano lo zero. Ad agosto, dunque, per dirla con Rino Mineo, presidente della “Affari sociali”, «si cercherà di smaltire un po’ di arretrato». Le commissioni – si difendono i consiglieri – fanno anche incontri istituzionali: ma chi incontrare in pieno agosto? E in alternativa quali delibere trattare se il Consiglio comunale non si riunisce? Insomma, di cosa si occuperanno i consiglieri rintanati in un ufficio in piena estate? La prima commissione, all’ordine del giorno, ha una trentina di punti: delle modifiche al regolamento comunale al regolamento per la convivenza tra uomo e animale, dal regolamento sulla disciplina dei procedimenti amministrativi fino al nuovo piano regolatore del porto, lo stesso che giace in Consiglio comunale in attesa di approvazione da quasi due anni. Anche la seconda commissione, quella alle Attività produttive, intende riunirsi almeno fino a Ferragosto: «Abbiamo convocato le sedute fino al 13 – dice il presidente Orazio Bottiglieri – e poi rincominceremo dopo qualche giorno di pausa». Ma ci sono delibere così urgenti da trattare? «Dai Prusst ai gazebo, abbiamo diversi atti sul tavolo». E così anche per la terza commissione, quella alle Aziende, che aspetta il rientro del presidente Nunzio Moschetti per stilare il calendario delle sedute: «Faremo probabilmente come l’anno scorso – dice Manfredi Agnello, uno dei componenti – una pausa di circa una settimana a cavallo del 15». La commissione Urbanistica si dedicherà a sopralluoghi e incontri: «Abbiamo la scadenza del passante ferroviario – dice Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl – non possiamo fermarci». Il presidente della quinta commissione, quella alla Cultura, Salvo Italiano, ha comunicato a tutti che andrà in ferie fino al 22 agosto. Ma il suo vice, Giusto Gennaro, assicura che gli altri consiglieri torneranno al lavoro prima: «Tutti i consiglieri, per prassi, hanno circa una settimana di ferie a cavallo di Ferragosto. Poi tornano in commissione», dice. Anche la commissione Bilancio si riunirà ad agosto: «Dobbiamo trattare una montagna di debiti fuori bilancio – dice Mimmo Russo, componente autonomista – e poi dobbiamo preparare il rendiconto 2009, per l’approvazione del quale siamo commissariati. Anche se è estate, abbiamo da fare». Il presidente del Consiglio comunale, Alberto Campagna, abbozza una difesa d’ufficio: «Se i presidenti sentono la necessità di convocare, avranno le loro ragioni». Ma precisa che, se non ci saranno delibere urgenti da trattare, l’aula non verrà convocata: «Riuniremo il Consiglio, se sarà necessario, la prima o l’ultima settimana di agosto – dice Campagna – ma solo se ci saranno atti: non convocherò a vuoto». Al palo, da oltre un anno, la delibera sulla aree Peep, il regolamento delle attività sociali e quello sui gazebo.
Comune, gli stakanovisti del gettone
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