Competenza sul recupero delle maggiori indennità corrisposte agli amministratori locali

Le questioni attinenti la verifica compiuta dalla giunta comunale per eventuali maggiori compensi corrisposti agli amministratori negli anni precedenti sono soggette alla competenza del giudice ordinario

31 Ottobre 2018
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di VINCENZO GIANNOTTI

La verifica compiuta dalla giunta comunale, per eventuali maggiori compensi corrisposti agli amministratori negli anni precedenti, la quale conferisce mandato agli uffici comunali competenti di procedere con il recupero delle somme eventualmente eccedenti e quindi indebitamente corrisposte, rientra nell’ambito del diritto soggettivo e come tale soggetta alla competenza del giudice ordinario.

La vicenda

La giunta comunale, attraverso un atto ricognitivo, aveva modo di verificare che le precedenti deliberazioni del medesimo organo esecutivo avessero attribuito un importo delle indennità di funzioni agli amministratori eccessivo, tanto da revocare in autotutela le precedenti deliberazioni e stabilire i reali compensi che avrebbero dovuto essere al contrario legittimamente attribuiti. La citata deliberazione veniva successivamente inviata ai competenti uffici comunali al fine di verificare in modo puntuale le differenze, tra quanto dovuto legittimamente e quanto corrisposto e, quindi, procedere al recupero delle somme indebitamente attribuite ai citati amministratori. L’Ufficio del personale procedeva, pertanto, alla quantificazione delle risorse in eccedenza, nei vari periodi di carica degli amministratori, con successivo atto di recupero del credito nei confronti dei singoli amministratori. La citata quantificazione degli importi oggetto di recupero veniva, poi, cristallizzata nella deliberazione di giunta comunale che apportava le conseguenti variazioni di bilancio con iscrizione in entrata delle somme da recuperare.

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