È da tempo che l’Anci chiede chiarimenti all’Aran sugli oneri per i compensi da lavoro straordinario, in particolare riguardo alla posizione secondo cui i compensi per gli straordinari devono trovare copertura solo nel fondo previsto dall’articolo 14 del contratto collettivo applicato agli enti locali 1999, fatta eccezione per “specifiche ipotesi” tra cui il lavoro straordinario prestato durante le consultazioni elettorali.
L’Anci, raccogliendo le preoccupazioni espresse da numerosi comuni, ha segnalato come questa interpretazione abbia paventato, soprattutto negli enti di minori dimensioni demografiche, con una ridottissima capienza nel fondo destinato al lavoro straordinario, l’impossibilità di assicurare la piena funzionalità dei servizi elettorali.
L’Aran, prendendo atto delle difficoltà rappresentate, e considerando la necessità di garantire il regolare svolgimento delle consultazioni elettorali, ha affermato che nell’ipotesi di comuni che abbiano già utilizzato in tutto o in parte le risorse destinate al finanziamento del lavoro straordinario per il 2014, o nel caso di assoluta incapienza delle stesse, sarà possibile – sul presupposto delle suddette motivazioni – procedere eccezionalmente all’integrazione delle risorse in questione con risorse proprie, al fine di compensare le ore di lavoro straordinario che non trovino copertura nei fondi già stanziati o con riposi compensativi.
L’esercizio di questa facoltà dovrà comunque tenere conto del rispetto di tutti i vincoli in materia di finanza pubblica concernenti il patto di stabilità e gli strumenti di contenimento della spesa di personale, nel rispetto della capacità di spesa di ciascun ente.
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