Cinque cose da sapere sul Piano triennale per l’informatica nella PA 2024-2026

Le informazioni più rilevanti per circoscrivere l’importanza del Piano nell’attuale assetto della Pubblica Amministrazione, in collaborazione con La PA Digitale

14 Febbraio 2024
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Come segnalato su queste pagine nella giornata di ieri, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha pubblicato l’atteso Piano triennale per l’informatica nella PA 2024-2026. Il Piano che contiene le indicazioni e le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico, per la prima volta è il frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto negli scorsi mesi le amministrazioni centrali e locali, le università e il mondo delle imprese ICT.
Da una prima lettura del documento risulta evidente come il nuovo Piano si caratterizzi per una maggiore centralità degli aspetti organizzativi anche dell’ufficio RTD, per una maggiore attenzione al tema del procurement ICT e per l’introduzione del tema dell’intelligenza artificiale. In collaborazione con La PA Digitale, proponiamo questa piccola sintesi che raccoglie le informazioni più rilevanti per circoscrivere l’importanza del Piano nell’attuale assetto della Pubblica Amministrazione.

Cos’è e come è nato?
Il Piano triennale è il documento di indirizzo operativo che contiene indicazioni e azioni concrete che le PA devono porre in essere. L’edizione 2024-2026 è stata preceduta da un periodo di condivisione che ha coinvolto amministrazioni centrali e locali, università e imprese ICT.

Quali sono le principali novità del Piano triennale 2024-2026
Il nuovo Piano triennale si caratterizza per una maggiore attenzione agli aspetti dell’ organizzazione e gestione dei processi di trasformazione digitale e per il completo allineamento al PNRR. Inoltre vengono introdotti specifici capitoli dedicati al procurement ICT e all’intelligenza artificiale e specifici strumenti operativi di supporto alle PA.

Cosa prevede il Piano triennale per le amministrazioni?
Oltre agli obiettivi e agli indicatori da raggiungere, il Piano assegna alle PA oltre 200 azioni da porre in essere nel triennio su aspetti organizzativi, competenze digitali, interoperabilità, servizi digitali, piattaforme, cloud, sicurezza informatica e dati.

Cosa prevede il Piano triennale sull’intelligenza artificiale?
Il Piano 2024-2026 introduce il tema dell’intelligenza artificiale. Nel capitolo 5, oltre a fornire definizioni e indicare i principi guida, sono previsti obiettivi e azioni concrete per:

  • la redazione di Linee guida sull’IA.
  • la redazione di Linee guida per il procurement legato all’IA.
  • lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di IA nella PA.

Cosa sono gli strumenti introdotti nel Piano triennale?
Il Piano 2024-2026 introduce una sezione dedicata agli strumenti per le PA. Si tratta di strumenti operativi che le amministrazioni possono seguire come modelli di supporto, esempi di buone pratiche o check-list per pianificare i propri interventi. Nel piano 2024-2026 sono delineati 5 strumenti: a) procurement ICT b) gestione associata delle funzioni ICT c) servizi prioritari da sviluppare d) smart area e servizi digitali territoriali e) buone prassi su IA nella PA.

> L’INFOGRAFICA DE LA PA DIGITALE.

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