Chi vince l’appalto dà l’1,5% alla Consip

Italia Oggi
11 Gennaio 2013
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Una commissione da parte delle imprese aggiudicatarie. Per finanziare parzialmente i costi di funzionamento della Consip e le attività da essa svolte nella sua qualità di centrale di committenza per conto di altre amministrazioni affidanti. A dare attuazione della norma, modificata da ultimo dalla legge 111/2011, è il decreto del ministero dell’economia 23 novembre 2012, apparso sulla G.U. n. 8 di ieri.

I soggetti che dovranno pagare la commissione sono l’aggiudicatario delle convenzioni stipulate da Consip, l’aggiudicatario di gare su delega bandite da Consip Spa nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi, l’aggiudicatario degli appalti basati su accordi quadro conclusi da Consip Spa nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi. La commissione non deve essere superiore all’1,5% da calcolarsi sul valore, al netto di Iva, del fatturato realizzato, con riferimento agli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti legittimati risultante dalla rendicontazione delle fatture. Al fine del calcolo dell’entità della commissione, gli aggiudicatari trasmettono a Consip, per via telematica, entro 30 giorni dal termine di ciascuno dei due semestri dell’anno solare, una dichiarazione sostitutiva, attestante l’importo delle fatture. Successivamente Consip procede all’emissione della fattura relativa alla commissione e gli aggiudicatari provvedono al versamento entro 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura. Per chi non paga, scattano le procedure esecutive previste dal codice di procedura civile.

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