Il Dipartimento della Funzione Pubblica e Transparency International hanno celebrato il 9 dicembre scorso la Giornata Internazionale Anticorruzione delle Nazioni Unite 2013. A Palazzo Vidoni si è svolta una tavola rotonda che ha fatto il punto sul contrasto alla corruzione in Italia e sulle attività di trasparenza ed educazione alla legalità.
“La giornata internazionale contro la corruzione ci ricorda che questo fenomeno colpisce tutti i Paesi, bloccandone lo sviluppo e generando disuguaglianza e ingiustizia. L’approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione dà all’Italia gli strumenti per un vero salto di qualità, ma adesso serve la collaborazione di tutte le amministrazioni e di ogni dipendente pubblico. È una sfida troppo importante, che vinceremo solo uniti: la corruzione non è solo un malcostume, è il nemico numero uno per il futuro di questo Paese”. Cosi sul suo profilo Facebook il Ministro Gianpiero D’Alia nel giorno della Giornata internazionale contro la corruzione.
“Per una pubblica amministrazione più efficiente, giusta e vicina ai cittadini – spiega il capo Dipartimento della funzione pubblica Antonio Naddeo – serve un cambio di mentalità. Le amministrazioni non devono inseguire gli interventi legislativi approvati in questi mesi per il contrasto alla corruzione come fossero meri adempimenti, ma rendere la cultura della legalità perno e fattore dominante nell’organizzazione degli uffici pubblici: va diffusa negli uffici pubblici, ma anche portata tra i giovani nelle scuole, perché è il più forte antidoto alla corruzione”.
La presidente di Transparency Italia Maria Teresa Brassiolo ha spiegato che “in questi anni si è fatto un lavoro importante assieme al Dipartimento della Funzione Pubblica, pensiamo ad esempio al perfezionamento di uno strumento come la Bussola della Trasparenza. La grande sfida è combattere la corruzione ottenendo allo stesso tempo una riduzione delle spese: ciò potrà avvenire se la legge 190 verrà applicata non in modo burocratico, ma nell’interesse della collettività”.
“La legge 190/2012 – ha osservato la presidente dell’Anac Romilda Rizzo – ha il merito di porre l’accento sull’importanza della prevenzione. Per contrastare efficacemente la corruzione è necessario che gli organi di indirizzo politico definiscano obiettivi chiari, misurabili e rendicontabili e che integrità, trasparenza, efficienza ed efficacia siano effettivamente considerate dimensioni inscindibili dell’azione pubblica”. “L’investimento in cultura della legalità – ha aggiunto il presidente del Formez Carlo Flamment – porta sviluppo, crescita e lavoro. E’ il modo migliore per rispondere alla crisi e ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini”.
Al termine dell’incontro sono stati premiati i vincitori del concorso fotografico “Metti a fuoco la corruzione”, riservato a giovani delle scuole e fotografi non professionisti. Il primo posto è andato a “I fantasmi del degrado” di Caterina Farina”, al secondo “The seagull worked for me” di Gloria Bertolone, mentre la terza posizione è andata a “La corruzione è uno sporco accordo” di Alessandro Nazzari. Gli scatti sono disponibili sul sito della Funzione Pubblica. Il premio “La scuola più sveglia d’Italia” è stato vinto dall’Istituto tecnico industriale di Lamezia Terme.
Per saperne di più
- Primo premio_I Fantasmi del degrado (foto jpg)
- Secondo classificato_Seagull worked for me (foto jpg)
- Terzo classificato_La corruzione uno sporco accordo (foto jpg)
- Galleria fotografica – Premi individuali
- Primo premio scuola piu sveglia d’Italia_Ist.Tecnico industriale Lamezia Terme (foto jpg)
- Galleria fotografica – La scuola più sveglia d’italia
(Fonte: Ministero per la p.a. e la semplificazione)
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