Adottato all’unanimità nel dicembre scorso, a Praga, dai rappresentanti eletti e dalle associazioni aderenti delle 57 sezioni del CCRE, il Manifesto dei poteri locali e regionali, alla vigilia delle prossime elezioni europee, richiama l’attenzione del Parlamento europeo e dei suoi futuri membri su alcuni punti di interesse, esprimendo l’auspicio di un protagonismo sempre più paritario dei poteri locali e regionali nella governance europea. I temi su cui il CCRE richiama l’attenzione del futuro Parlamento europeo sono quelli dell’occupazione, in particolare della necessità di “continuare a dar priorità all’occupazione giovanile con il supporto a programmi specifici e transitori di integrazione del lavoro giovanile, in particolare, attraverso la proposta “EU Starter”. Rafforzare il ruolo dell’istruzione oltreché l’investimento in innovazione, R&S e settori ad alto valore aggiunto”; il tema della coesione territoriale, esprimendo la necessità di “monitorare accuratamente l’attuazione dei fondi strutturali, per conseguire una migliore coesione territoriale, in particolare l’applicazione del Principio di partenariato e del Codice di condotta. Garantire il rafforzamento del principio di sussidiarietà e creare una cultura di sussidiarietà fra i diversi livelli di governo”.
E ancora:
Optare per regolamentazioni chiare e semplici, che si concentrino su obiettivi di comune accordo anziché su disposizioni troppo dettagliate, garantire trasparenza in caso di selezione della procedura accelerata.
Rispettare i principi di sussidiarietà e proporzionalità, l’ampia discrezionalità delle autorità nazionali, regionali e locali nell’organizzazione di servizi di interesse economico generale, e ricercare un equilibrio tra le esigenze della dimensione competitiva e di quella sociale.
Definire obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas serra e per lo sviluppo dell’ energia rinnovabile e dell’ efficienza energetica entro il 2030. Rispettare le competenze delle autorità locali e regionali nel campo della mobilità in ogni iniziativa UE, sostenere comuni e regioni nell’adozione di politiche di mobilità sostenibili.
Aumentare la dotazione di bilancio per il Programma “Europa per i cittadini” fino al simbolico “1 euro per cittadino” al fine di responsabilizzare maggiormente alla cittadinanza dell’Unione europea, dedicando un impegno particolare a raggiungere i cittadini a rischio di esclusione e a sostenere iniziative volte a promuovere la parità di genere e l’integrazione dei migranti. Sostenere le autorità locali e regionali fornendo risposte legislative per contrastare la discriminazione, soprattutto nei confronti della comunità Rom.
Sostenere una maggiore integrazione e legittimità democratica dell’Unione europea ed elaborare una Convenzione per una Legge fondamentale dell’Unione europea.
Sostenere un ulteriore allargamento dell’Unione europea e coinvolgere maggiormente tutti i livelli degli enti locali e regionali nel processo di negoziazione.
Sostenere approcci globali integrati, soprattutto in cooperazione con partner nel Sud del mondo, per contribuire alla creazione di un villaggio globale più sicuro, inclusivo, pacifico e prospero.
(Fonte: Aiccre)
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