Non più casermoni di periferia ma edifici in legno muniti di pannelli solari: sono le case popolari ‘ecologiche’ inaugurate a Capannori, in località Marlia, in provincia di Lucca. L’edificio è composto da cinque appartamenti (tre da 75 metri quadrati, dislocati tra piano terra e primo piano, e due da 60 mq interamente al piano terra), ognuno dei quali con giardino e due posti auto, ed è costruito secondo i criteri della bioarchitettura, con l’utilizzo di materiali ecocompatibili (completamente assenti solventi chimici o isolanti sintetici) e un’attenzione massima all’efficienza energetica e alla tutela dell’equilibrio con il territorio.
Grazie a queste caratteristiche i nuovi alloggi sono certificati in classe energetica A+: ciò significa che essi ‘consumano’ meno di 23,48 chilowattora a metro cubo all’anno contro i circa 160 kWh/m2 della media delle abitazioni italiane. Il loro fabbisogno energetico, in pratica, risulta più di sei volte inferiore a quello medio. La struttura portante antisismica dello stabile è realizzata con legno certificato proveniente da foreste che vengono rimboschite. Il riscaldamento, invece, è di tipo geotermico con pannelli radianti a pavimento. L’acqua calda è prodotta, per più del 50% del fabbisogno annuo, da pannelli solari posti sul tetto ed eventualmente integrata tramite una caldaia, con potenzialità da 34 kW.
Costruito dalla società Erp su un terreno di proprietà comunale, con un finanziamento di 900mila euro dalla Regione Toscana, il prototipo di edilizia residenziale pubblica ‘ecocompatibile’ di Capannori è destinato a fare scuola anche in altre parti del territorio: “E’ il progetto pilota in Toscana, al quale prevediamo di farne seguire altri – ha spiegato l’assessore al Welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – ad esempio a Firenze è in fase di avvio una palazzina a sei piani, seguendo gli stessi canoni costruttivi”.
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