Caro energia, appello delle Province al Governo: “Risorse insufficienti, va aumentato il Fondo”

La richiesta dei vertici UPI: “Spesa corrente incrementata del 40%, occorrono nuove misure”

21 Aprile 2022
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“Il Fondo di 50 milioni previsto dal Governo per Province e Città metropolitane” è del tutto insufficiente e a colmare il gap “derivante dall’aumento del 40% della spesa corrente” e a garantire la continuità dei servizi. Lo ha affermato il rappresentante UPI (Unione delle Province Italiane), Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alla presenza delle Commissioni riunite del Senato. All’ordine del giorno le “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”

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Secondo Menesini “l’impennata dei costi energetici ha prodotto un aumento pari a circa il 40% della spesa corrente delle Province, ma gli effetti sono stati evidenti anche sugli investimenti che, oltre ai rincari dell’energia, hanno subito gli aumenti delle materie prime, tanto da arrivare a far saltare i Piani economici progettuali; è evidente quanto questo rappresenti un gravissimo ostacolo nel percorso di attuazione del PNRR, tanto più ora, all’avvio della fase di attuazione delle Missioni e della messa a terra degli investimenti. Una condizione resa ancora più critica dall’aumento dei prezzi delle materie prime, che sta producendo perfino l’impossibilità a reperire materiali, facendo saltare i quadri economici dei Piani di investimenti”.

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Iter complesso e risorse insufficienti

“Il Fondo per l’adeguamento dei prezzi delle materie prime previsto dal DL Energia – ha sottolineato Menesini – non solo non ha risorse sufficienti a coprire il fabbisogno, ma prevede procedure per l’accesso estremamente complesse. E’ dunque necessario aumentare il fondo e semplificare le procedure sia per le Stazioni Appaltanti che per le Imprese, in modo che l’accesso alle risorse sia immediato e in linea con la tempistica degli appalti”.

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