Solo una di loro potrà conquistare l’importante investitura. Per un anno, secondo quanto prevede una raccomandazione del Parlamento europeo, condividerà il brand con la città polaca Plovdiv. Il nome della vincitrice il 17 ottobre
Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Sei città in cerca di una speciale investitura. Quella di Capitale europea della cultura 2019.
Per conoscersi e farsi conoscere si sono incontrate al Maxxi di Roma, il museo progettato dall’architetto iracheno Zaha Hadid. Una giornata in cui i sindaci dei rispettivi capoluoghi hanno illustrato, per la prima volta, ad amministratori, politici e architetti progetti e strategie di rigenerazione urbana elaborate per guadagnarsi il titolo.
I primi cittadini hanno spiegato, insomma, perché la commissione valutatrice dovrà scegliere le rispettive città come capitale europea della cultura.
Secondo quanto previsto da una raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, l’Italia dovrà condividere il brand di capitale culturale europea insieme a Plovdiv, città bulgara.
Per conoscere il nome del vincitore bisognerà attendere il 17 ottobre.
Prima di allora la giuria valutatrice visiterà ogni città candidata. La prescelta otterrà 1,5 milioni di euro per mettere in piedi i progetti previsti. Un budget che sicuramente non basta e che richiederà l’intervento della regione per sostenere l’intero impianto rigenerativo.
Il titolo di Capitale culturale europea esiste dal 1985, da quando l’attrice Melina Mercouri ebbe questa idea. Da allora ci sono state 32 città dell’Unione europea che, per un anno, hanno avuto l’occasione di mostrare al mondo il loro spessore culturale, sociale ed economico.
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