Cabina di regia.: sul tavolo di Palazzo Chigi i nodi Imu e Iva

Il decreto Imu-Cig diventa legge: sospesa fino al 16 settembre la rata sulla prima casa e prorogati i contratti a tempo determinato nella p.a. dal 31 luglio alla fine del 2013 e quelli della scuola a luglio 2014

18 Luglio 2013
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È in corso la cabina di regia a Palazzo Chigi con il premier Enrico Letta ed i capigruppo di maggioranza. Sul tavolo i nodi dell’Iva e dell’Imu. All’incontro partecipa anche il Ministro dell’interno e vice premier Angelino Alfano.

Il decreto che sospende la rata estiva dell’Imu sulla prima casa è legge, dopo il via libera definitivo arrivato dall’Aula del Senato, ma la questione della tassazione sull’abitazione rimane aperta e lo rimarrà con ogni probabilità anche dopo il vertice di maggioranza di Palazzo Chigi, visto il clima politico tutt’altro che disteso tra Pd e Pdl, ma anche all’interno dello stesso Partito democratico.
Il Ministro Saccomanni si presenta al tavolo con un ricco dossier di proposte messe a punto con i tecnici del Tesoro. Toccherà ai partiti valutarle attentamente nella ricerca di un compromesso politico. Lo spirito della ‘cabina di regia’ è infatti proprio quello di confrontarsi all’interno della maggioranza, vagliando quale delle soluzioni proposte sia quella effettivamente percorribile.
In ogni caso, che si tratti di un innalzamento della franchigia a 600 euro, di una rideterminazione delle case di lusso, dell’introduzione di una service tax che comprenda anche la Tares e così via, Saccomanni è pronto ad indicare per ogni ipotesi la necessaria copertura. Sull’Imu c’è quindi un primo confronto, probabilmente ancora interlocutorio in attesa di una riforma complessiva da portare a termine entro agosto.

Ma sul tavolo arriva anche il nodo Iva, che doveva essere al centro del precedente vertice convocato il 10 luglio, poi saltato per la defezione del Pdl dopo l’accelerazione della Cassazione sul processo Mediaset. Dati i tempi del decreto su Iva e lavoro, ora all’esame del Senato, il tema ha un’urgenza anche maggiore rispetto all’Imu. Rinviare ulteriormente l’aumento, dopo lo slittamento di tre mesi deciso a giugno, costerebbe un altro miliardo di euro a trimestre che andrebbe coperto con nuovi tagli e dunque con un nuovo round di spending review.

Il decreto Imu-Cig
In attesa dello scioglimento di tutti i nodi, politici oltre che di finanza pubblica, ieri il Senato (con 245 voti favorevoli, tre contrari e 16 astensioni) ha licenziato il d.d.l. n. 843 di conversione del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell’imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
Il decreto Imu-Cig quindi diventa legge, sospendendo fino al 16 settembre la rata sulla prima casa dovuta il 16 giugno e rifinanziando con un miliardo la cassa in deroga.
Lo stesso impone inoltre il divieto per i membri del Governo che sono anche parlamentari di cumulare lo stipendio spettante in quanto componenti dell’esecutivo con l’indennità parlamentare (con una modifica introdotta a Montecitorio e confermata a Palazzo Madama il tetto vale non solo per i ministri ma anche per i viceministri e i componenti tecnici dell’esecutivo). La norma proroga infine i contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione dal 31 luglio alla fine del 2013 e quelli della scuola a luglio 2014.

L’articolo 1 del d.d.l. dispone la sospensione, per l’anno 2013, del versamento della prima rata dell’Imu per alcune categorie di immobili. La sospensione opera nelle more di una riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare.
L’articolo 2 dispone che la riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici primari indicati nel Documento di economia e finanza 2013 e in coerenza con gli impegni assunti in ambito europeo. In caso di mancata adozione della riforma entro il 31 agosto 2013, continuerà ad applicarsi la disciplina vigente in materia d’imposizione fiscale del patrimonio immobiliare e a tal fine il termine di versamento della prima rata dell’IMU è fissato al 16 settembre.
L’articolo 3 stabilisce il divieto di cumulo per i membri del Governo del trattamento stipendiale spettante in quanto componenti dell’Esecutivo con l’indennità parlamentare. La Camera ha specificato che l’intervento riguarda anche i Vice Ministri e ha esteso il divieto di cumulo ai membri del Governo non parlamentari.
I primi due commi dell’articolo 4 dispongono un incremento del finanziamento per il 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga e prevedono che l’INPS effettui un monitoraggio della spesa. In particolare il comma 1 dispone un incremento pari a 715 milioni di euro, per l’anno 2013, del Fondo speciale per l’occupazione e la formazione. Il comma 2 demanda a un decreto del Ministro del lavoro la definizione di criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Il comma 4-bis, introdotto alla Camera, concerne la proroga di alcuni contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico operante negli asili nido e nelle scuole d’infanzia. Esso consente che tali contratti siano prorogati o rinnovati fino al 31 luglio 2014, in deroga al limite di durata di 36 mesi.

Le altre questioni ancora sospese
Parallelamente, a dispetto degli attriti politici, prosegue intanto in Parlamento l’esame anche di altri decreti: lavoro-Iva e Ilva al Senato, ecobonus e “decreto del fare” alla Camera. La Commissione Finanze di Montecitorio è peraltro impegnata anche sulla delega fiscale con la prospettiva di chiudere domani la riforma del catasto, essenziale per ripensare coerentemente nei prossimi anni tutto il sistema di tassazione sulla casa.

(Fonte: Ansa)

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